Glossario
A
Abari: Personaggio mitologico. Eroe iperboreo, trovò nascosta in un tempio la gigantesca freccia con cui Apollo aveva sterminato i Ciclopi e, trasportato da quella, fece il giro del mondo, senza aver bisogno di altro nutrimento da quello offertogli dalla magica freccia. [FT]
A
Abu Bakr: Conosciuto dai latini con il nome di Albubather, Abu Bakr al-Hassan ibn al-Khasib fu un medico e astrologo di origine persiana vissuto nel IX secolo, autore di un famoso Libro delle natività (Liber nativitatum) tradotto in latino nel 1218 da Salio da Padova, noto come astrologo di Ezzelino da Romano. [FT]
A
Agostino: Filosofo, esegeta e teologo latino. Vescovo, dottore e santo della Chiesa cattolica, il massimo pensatore cristiano del Cristianesimo occidentale. [MTM]
A
Alchabitius : Nome con il quale l’Occidente latino conobbe l’astrologo arabo Abû al-Saqr al-Qabîsî 'Abd al-'Azîz ibn Uthmân (? - 967). Fu autore di un Liber introductorius ad magisterium iudiciorum astrorum che ebbe enorme successo nell’europa medievale e rinascimentale. L’opera fu tradotta da Giovanni di Siviglia nel XII secolo e stampata per la prima volta nel 1473. [GZ]
A
Ambrogio: Aurelio, meglio noto come sant’Ambrogio (Treviri, – Milano, 397 d.C.), teologo ed esegeta, venerato come santo dalla Chiesa cattolica, che lo annovera tra i Dottori della Chiesa. [MTM]
A
Anfione e Zeto: Personaggi mitologici. Figli gemelli di Zeus e di Antiope, furono assunti ad archetipo l’uno delle arti manuali e meccaniche (Zeto), l’altro della poesia e della musica (Anfione). Fra le imprese da loro compiute è particolarmente notevole la costruzione delle mura di Tebe: mentre Zeto trasportava le pietre necessarie alla costruzione una per una, sulla schiena, Anfione le attirava a sé con le note della lira. [FT]
A
Antioco I Sotér: Figlio di Seleuco I Nicator, sovrano della Siria, vissuto fra il 281 e il 261 a.C. Durante il suo principato respinse con successo un’invasione di Galati e fu più volte sconfitto da Tolomeo II Filadelfo, sovrano dell’Egitto. [FT]
A
Arato: Poeta greco (circa 320-250 a.C.). Nativo di Soli, in Cilicia, si formò ad Atene, dove ebbe contatti con il filosofo Zenone, fondatore dello Stoicismo, poi si trasferì in Macedonia alla corte di Antigono Gonata. Come filologo curò un’edizione dell’Odissea; come poeta, compose opere varie, ispirate probabilmente alla nuova poetica callimachea, che ci sono giunte solo in frammenti. L’unica opera integra pervenuta sono i Fenomeni, in 1154 esametri, che ebbero grande fortuna: se ne conoscono le traduzioni latine fatte da Varrone Atacino, Cicerone, Germanico e Avieno; e un commentario scientifico curato dall’astronomo Ipparco di Nicea (II sec. a.C.). [FT]
A
Argoli: Andrea Argoli (1570 - 1657), di origini abruzzesi, studiò medicina, matematica ed astronomia a Napoli prima di ottenere, nel 1621, la cattedra di matematica all’Università romana de la Sapienza, che mantenne per cinque anni. Sostituito per motivi poco chiari, forse per sospetti legati al suo studio dell’astrologia, Argoli rimase a Roma fino al 1632, anno in cui assunse la cattedra di matematica offertagli dall’Università di Padova. Morì a Padova nel 1657, dopo essersi ritirato tra i Francescani conventuali (dei quali aveva vestito l’abito). Molto noto e apprezzato dai propri contemporanei per la profonda erudizione, Argoli scrisse numerosi testi di carattere medico ma soprattutto astronomico-astrologico. Tra questi vanno ricordati almeno le numerose e dettagliate raccolte di Effemeridi (diari di osservazioni astronomiche), il Pandosion Sphaericum, un corposo trattato di astronomia tolemaica pubblicato a Padova nel 1644 e con aggiunte ripubblicato nel 1653, un commento ai quattro volumi tolemaici con testo graco e latino (Ptolomeus parvus), un trattato De diebus criticis in cui l’autore difende strenuamente il nesso tra astrologia e medicina. [GZ]
A
Asclepio: Personaggio mitologico. Figlio di Apollo e di Coronide, dopo la morte della madre uccisa dallo stesso Apollo per gelosia, fu affidato al centauro Chirone, che lo istruì nell’arte della medicina. Divenuto abilissimo in quest’arte, riuscì persino a resuscitare i morti; a causa del numero crescente di queste resurrezioni, Zeus temette che Asclepio potesse sconvolgere l’ordine del mondo e lo fulminò. [FT]
A
Astarte: Dea fenicia dell’amore e della fecondità, identificata in Egitto con Iside e in Grecia con Afrodite. [FT]
A
Astrea: Personaggio mitologico. Figlia di Zeus e di Temi (“la Giustizia”), durante l’età dell’oro abitava sulla terra, insegnando agli uomini la giustizia, la pudicizia e la virtù. A causa della progressiva degenerazione dell’umanità, si narra che Astrea sia risalita al cielo, mutandosi nella costellazione della Vergine. [FT]
B
Beroso: Sacerdote caldeo, astronomo e scrittore in lingua greca, visse durante il primo ellenismo (l’acme si colloca nel 290-270 a.C. circa). Fu autore di una Storia della Babilonia dedicata ad Antioco I Sotér, della quale restano alcuni frammenti. [FT]
B
Bonatti: Guido Bonatti (inizi XIII s. - 1300 ca), posto da Dante nella bolgia degli indovini (Inferno, XX, 118), è uno degli astronomi e astrologi più noti del secolo XIII. Forlivese di nascita, non si conoscono con certezza né la data di nascita né quella di morte, avvenuta tra il 1296 ed il 1300. Esponente di spicco della fazione ghibellina, è consigliere presso Federico II, Ezzelino da Romano, Guido Novello da Polenta (al quale predice l’esito vittorioso della battaglia di Montaperti nel 1260) e Guido da Montefeltro. Presta servizio anche nei comuni di Firenze, Siena e Forlì. Nel 1233 a Bologna è protagonista di una disputa (risoltasi in suo favore) con il frate Giovanni Schio da Vicenza sulla dignità e utilità dell’astrologia. Nel 1277 compone una corposa opera astronomica e astrologica, dal titolo Decem continens tractatus astronomiae, che sopravvive in numerosi codici e conosce tre edizioni a stampa (nel 1491, 1506, 1550). [GZ]
C
Caldei: Popolo di stirpe aramaica che nel II millennio a.C. penetrò nella Babilonia meridionale. Presso gli autori antichi, sia greci sia latini, il vocabolo ‘caldeo’ è talora semplice sinonimo di babilonese. [FT]
C
Cardano: Gerolamo Cardano (24 settembre 1501 - 21 settembre 1576), formatosi nelle università prima di Pavia, sua città natale, e poi di Padova, dove divienne dottore in medicina nel 1524, fu un matematico, medico e astrologo. Offrì i suoi servizi medici in molte corti europee, ed insegnò medicina a Pavia e Bologna, prima di trasferirsi a Roma, dove subì un processo di eresia (per aver divulgato un oroscopo di Cristo) e trascorse gli ultimi anni. La vita travagliata di Cardano, giocatore d’azzardo spesso indebitato, è testimoniata da una biografia, pubblicata postuma nel 1643 (De vita propria). Oltre ad uno scritto sulla probabilità nel gioco (Liber de ludo aleae, edito solo nel 1663), Cardano è noto per i suoi contributi nel campo dell’aritmetica e dell’algebra, della medicina, delle scienze naturali, ed anche come autore di scritti astrologici. Nel De duodecim geniturarum (1578), oltre al commento astrologico del proprio tema natale, Cardano commenta altre undici carte natali di personaggi illustri. [GZ]
C
Catasterismo: Dal verbo greco katasterizo, “collocare fra gli astri”. Indica l’operazione mediante la quale, per un evento divino, un personaggio mitico viene trasformato in stella o costellazione, a ricordare un particolare evento a lui legato, o una sua particolare impresa. [FT]
C
Clemente Alessandrino: Altrimenti noto come Tito Flavio Clemente (150 ca – 215 d.C. ca), teologo, filosofo, apologeta e scrittore cristiano greco antico del II secolo d.C. [MTM]
D
Dodecatemoria: Complesso sistema di calcolo astrologico, consistente nel dividere i dodici segni dello zodiaco in dodici parti uguali, ognuna delle quali sottoposta all’influsso degli altri segni, secondo l’ordine nel quale si susseguono nello zodiaco: il primo dodecatemorion di un segno è governato dal segno stesso, il secondo dal segno successivo e così via. Ancora più complessa era l’applicazione di questo calcolo al movimento dei singoli pianeti. [FT]
D
Domicilio astrale: Secondo la dottrina astrologica antica, si riteneva che i pianeti si muovessero lungo un percorso ben definito in mezzo alle stelle fisse; si immaginò pertanto che ciascun pianeta avesse, lungo quel percorso, un suo particolare luogo di elezione, che venne definito domicilio astrale. [FT]
E
Eclittica: È il cerchio massimo della sfera celeste, che il sole descrive fra le stelle dello zodiaco nel moto apparente annuo attorno alla terra. In qualche caso, il termine è usato per indicare l’orbita reale descritta dalla terra intorno a sole. [FT]
E
Equatore celeste: Cerchio massimo della sfera celeste. Il piano che lo individua interseca la sfera terrestre nei punti dell’equatore terrestre. [FT]
E
Equinozio: Punto in cui l’eclittica interseca l’equatore celeste. La precessione degli equinozi è un movimento conico dell’asse terrestre che provoca un leggero anticipo degli equinozi (20-21 marzo e 22-23 settembre). [FT]
E
Eratostene: Scienziato e letterato greco (280-195 a.C.). Discepolo di Callimaco e Direttore della Biblioteca di Alessandria, compose anche alcune opere poetiche di argomento astronomico, in particolare i poemetti Erigone e Ermes, di cui sopravvivono solo frammenti. [FT]
E
Erigone: Personaggio mitologico. Figlia di Icario. Dopo aver vanamente cercato suo padre per tutta l’Attica, fu portata dal suo cane, di nome Mera, nel luogo dove il cadavere di Icario giaceva insepolto, assassinato dagli altri contadini ai quali aveva dato da bere il vino, dono di Dioniso. Distrutta dal dolore, Erigone si impiccò all’albero ai piedi del quale si trovava il corpo di Icario, e anche il cane Mera si lasciò morire di fame. Secondo una diffusa interpretazione del mito, risalente probabilmente a Eratostene, Erigone fu assunta in cielo e divenne la costellazione della Vergine; Mera divenne il Cane (Sirio), e Icario la stella di Arturo. [FT]
E
Eudosso di Cnido: Filosofo e matematico greco (circa 400-347 a.C.), autore della teoria delle proporzioni. Come studioso di astronomia diede una spiegazione del moto apparente dei corpi celesti. [FT]
E
Europa: Personaggio mitologico. Figlia di Agenore e di Telefassa. Fanciulla di bellissimo aspetto, fu vista da Zeus mentre giocava con le ancelle sulla riva del mare, in Fenicia; infiammatosi d’amore per lei, Zeus si trasformò in un toro bianchissimo. Uscito dal mare, il toro le si fece incontro e abbassò la schiena, per invitarla a salire. Mentre le ancelle spaventate fuggivano, Europa salì sul dorso al toro, che la portò dalla Fenicia sino all’isola di Creta: dove Zeus, ripreso il suo aspetto umano, si congiunse a lei. Da quell’unione nacquero tre figli: Minosse, Sarpedone e Radamanto. [FT]
F
Filone : Filone di Alessandria, altrimenti noto come Filone l'Ebreo (Alessandria d’Egitto, ca – 50 d.C. ca), fu un filosofo ellenistico di cultura ebraica, che tentò di conciliare il platonismo con la tradizione biblica. [MTM]
F
Firmico Materno: Nativo di Siracusa, visse nel sec. IV d.C. Oltre all’ampio trattato astrologico intitolato Matheseos libri VIII, scrisse anche il trattato De errore profanarum religionum che testimonia l’adesione dell’autore al cristianesimo. [FT]
F
Fracastoro: Girolamo Fracastoro (1478 – 1553), nato a Verona nel 1478, professore di logica all’Università di Padova e in seguito anche archiatra di papa Paolo III, è noto per i suoi contributi in campo medico (Shyphilis sive de morbo gallico, 1530, e De contagione et contagiosis morbis curatione libri tres, 1546), filosofico (è autore di tre dialoghi a carattere gnoseologico, Turrius sive de intellectione, psicologico, Fracastorus sive de anima, e sulla teoria poetica, Naugerius sive de poetica), ed anche per scritti astronomici e anti-astrologici (Homocentricorum sive de stellis liber e De causis criticorum dierum, raccolti nell’edizione apparsa a Venezia nel 1538). Muore nel 1553. [GZ]
G
Gaurico: Luca Gaurico (12 marzo 1476 – 20 agosto 1558), originario di Guaro di Montecorvino Rovella (nell’allora Regno di Napoli), fu matematico e astrologo. Le sue opere più note sono un Tractatus astrologicus (ed. 1552), contenente numerose carte natali di re, nobili, papi, cardinali e personaggi di spicco dell’epoca; delle previsioni astrologiche annue che vanno dal 1534 al 1551 (Ephemeridi, ed. 1533) dedicate ad Ercole II d’Este, una Oratio de laudibus astrologie scritta nel 1508. Rettore di una scuola di astrologia a Ferrara, Gaurico fu chiamato per consulenze astrologiche da Caterina de’Medici e soprattutto, dopo l’ascesa al soglio pontificio, da Paolo III, che gli offrì alcune cariche vescovili. [GZ]
G
Giovanni di Sacrobosco : Nome italianizzato di John of Holywood (1195 ca - 1244 o 1256). Non si conoscono con certezza l’anno (collocabile nell’ultima decade del XII secolo) né il luogo preciso di nascita (Inghilterra settentrionale, Scozia). Muore a Parigi nel 1244 o 1256. Di certo si sa che studia presso l’Università di Oxford e che dal 1221 diviene professore di matematica e astronomia a Parigi. La sua fama è legata alla composizione di alcuni trattati scientifici che divengono testi curriculari nelle università europee fino al XVII secolo: un’introduzione allo studio dell’aritmetica (Algorismus); della geometria (Tractatus de compositione quadrante), un trattato sulla misura del tempo, che contiene una critica al calendario giuliano (Compotus o De anni ratione), ma soprattutto un’agile introduzione all’astronomia matematica greca commentata dagli arabi (Tractatus de sphaera mundi). Composto attorno al 1230, il De sphaera contribuisce alla conoscenza deltolemaico in Europa. L’opera, suddivisa in quattro capitoli, è infatti un compendio dell’Almagestonel primo la Terra è descritta come una sfera immobile posta al centro del firmamento; il secondo capitolo illustra i circoli equinoziale e celestiale, il primum mobile, l’eclittica dello zodiaco; il terzo tratta dei sette climi della Terra; nell’ultimo capitolo sono illustrati il moto del Sole e dei pianeti e le cause delle eclissi lunari e solari. [GZ]
G
Girolamo: Sofronio Eusebio Girolamo, noto come san Girolamo o san Gerolamo (347 – 420 d.C.), letterato ed esegeta, santo e dottore della Chiesa. Tradusse la Bibbia dall'ebraico al latino. [MTM]
G
Giuntini: Francesco Giuntini (17 marzo 1522 - 1590), addottoratosi in teologia a Pisa nel 1551, e divenuto in seguito Padre Provinciale dell’Ordine dei Carmelitani, nel 1561 abbandona l’Ordine e l’Italia, rifugiandosi a Lione e rinunciando alla fede cattolica per farsi luterano (scelta, quest’ultima, che verrà ritrattata pubblicamente). Giuntini è ricordato come autore di un poderoso Speculum astrologie (1573), forse il manuale astrologico più esaustivo composto nel XVI secolo. [GZ]
I
Io: Personaggio mitologico. Fanciulla argiva, sacerdotessa di Era, di nobile famiglia (varie sono però le tradizioni su quali fossero i genitori). Amata da Zeus, fu trasformata da Era in una giovenca e posta sotto la custodia di Argo, dotato di cento occhi. Zeus ebbe pietà della fanciulla e incaricò Ermes di uccidere il mostro per liberarla; ma la morte del guardiano non alleviò i tormenti della sventurata. Era inviò un tafano a tormentarla: e il gigantesco insetto si attacco ai suoi fianchi rendendola furiosa e costringendola a vagare per tutta la terra, dalla Grecia sino all’Egitto, dove Epafo, figlio di Zeus, mise fine ai suoi tormenti. Ripresa la forma umana, Io visse in Egitto. Alla sua morte, si dice che venne adorata dagli Egiziani sotto il nome di Iside. [FT]
I
Iside: Dea egizia. Sorella e moglie di Osiride, madre di Horos, era venerata come madre, sposa e guida delle anime nella discesa nell’oltretomba. Durante l’età imperiale, il suo culto si diffuse per tutto l’impero romano. [FT]
I
Isidoro di Siviglia : Scrittore e arcivescovo cattolico latino, venerato come santo dalla Chiesa cattolica che lo considera Dottore della Chiesa (Cartagena, 560 ca – Siviglia, 636 ). Fu autore delle Etimologie, una sorta di enciclopedia che racchiudeva una selezione del sapere del mondo antico. [MTM]
K
Katarchai: In latino electiones, ossia ‘iniziative’, ‘opportunità’. Si tratta di un metodo astrologico che mira a insegnare, sulla base della posizione momentanea dei pianeti e delle costellazioni, quale sia il momento opportuno per compiere (o al contrario, non compiere) una determinata azione. Questa teoria si oppone in maniera netta alla genetlialogia: che invece, sotto l’influenza dello stoicismo greco, riposa sull’idea fondamentale che tutto ciò che esiste, e dunque anche le azioni umane, sono legate da un forte rapporto di causalità: per cui è dal momento della nascita di un individuo che è possibile prevedere tutte le azioni che sarà in grado, o meno, di compiere. [FT]
L
Lattanzio: Lucio Cecilio Firmiano Lattanzio (250 ca – 327 d.C. ca), scrittore, retore e padre della Chiesa latino: imitò Cicerone nelle Divinae Institutiones, trattato di filosofia cristiana. [MTM]
L
Leopoldo d’Austria : Attivo nel XIII secolo, Leopoldo d’Austria è noto come autore di una Compilatio de astrorum scientia, composta nel 1278, stampata per la prima volta nel 1489 (Augsburg, Erhald Ratdolt) e riedita da Melchiorre Sessa (Venezia, 1520) corredata da numerose illustrazioni. [GZ]
L
Linceo: Personaggio mitologico. Figlio di Afareo, della stirpe dei Perseidi. Partecipò alla caccia al cinghiale calidonio e, successivamente, alla spedizione degli Argonauti. Celebre è la contesa che oppose lui e suo fratello Ida ai Dioscuri, a motivo del rapimento delle figlie di Leucippo, loro spose promesse. Nello scontro perirono sia Ida sia Linceo; ma per mano di quest’ultimo anche Castore rimase ucciso. [FT]
L
Luogo di esaltazione: In greco ypsoma. Secondo gli astrologi il luogo di esaltazione di un pianeta è il segno nel quale detto pianeta acquista il massimo di potenza, esercitando il suo influsso nella maniera più forte. [FT]
M
Macrobio: Ambrosio Teodosio Macrobio, scrittore latino vissuto fra il IV e il V sec. d.C., fu uno degli ultimi rappresentanti della cultura pagana. I Commentarii in Somnium Scipionis, in due libri, sono il commento in chiave neoplatonica al Somnium Scipionis di Cicerone. Per il loro orientamento filosofico misticheggiante, i Commentarii ebbero molta fortuna nei secoli successivi; e, per il loro argomento, fra l’astronomico e l’astrologico, costituiscono una miniera di notizie erudite sull’astrologia antica. Importanti sono anche i Saturnali, in 7 libri: un’opera di carattere enciclopedico incentrata sulla figura e sull’opera di Virgilio. [FT]
M
Magini: Giovanni Antonio Magini (1555-1617), originario di Padova, divenne dottore in Filosofia nel 1579. Nel 1588 occupò la cattedra di matematica dell’Università di Bologna. È ricordato principalmente come cartografo (realizzò un monumentale Atlante geografico d’Italia, pubblicato nel 1620 da suo figlio, e un’edizione con commento della Geografia di Tolomeo, 1596) e come astronomo – sostenitore della teoria geocentrica (Ephemerides coelestium motuum, 1582; Novæ cœlestium orbium theoricæ congruentes cum observationibus N. Copernici, 1589). Pubblicò inoltre una teoria sugli specchi sferici concavi (Breve instruttione sopra l'apparenze et mirabili effetti dello specchio concavo sferico, 1611), difese l’applicazione dell’astrologia alla medicina nel De astrologica ratione ac usu dierum criticorum (ed. 1607) ed è ricordato anche come autore di trattati matematici, principalmente di trigonometria. A Mantova, fu astrologo di corte e precettore di matematica dei figli di Vincenzo I Gonzaga. [GZ]
M
Mainardi: Giovanni Mainardi (1462 – 1536), fu allievo del Leoniceno, che sostituì come professore di medicina dal 1525 all’Università di Ferrara, sua città natale. Mainardi (anche attestato nelle varianti del cognome Manardi o Manardo) fu inoltre medico di corte presso i Pico della Mirandola e poi alla corte ungherese sino al 1518 (di re Ladislao II e Luigi II). Oltre che medico, fu botanico e umanista. Nel 1494 curò la pubblicazione delle celebri Disputationes adversum astrologiam divinatricem di Giovanni Pico della Mirandola, di cui era stato medico. Prese parte all’acceso dibattito contemporaneo sulla sifilide e redasse in proposito un trattatello intitolato De erroribus Symonis Pistoris de Lypczk circa morbum gallicum, pubblicato nela Norimberga. La profonda erudizione filologica ed umanistica di questo medico è testimoniata dalla monumentale raccolta in venti libri delle Epistule medicinales (pubblicate più volte a partire dal 1540) ed da un commento all’Ars parva di Galeno. [GZ]
M
Manenti: Francesco Maria Manenti (XVII secolo). Si sa poco di questo frate del XVII secolo originario di Este, oggi in provincia di Padova. Le sue Deliberazioni astronomiche perpetue, definibili come uno “zibaldone” di conoscenze astronomiche, astrologiche e mediche, furono stampate con l’autorizzazione della Curia bolognese e dello Stato pontificio nel 1642 e dedicate all’abate Giovanni Gonzaga. [GZ]
M
Manilio: Poeta romano in lingua latina, vissuto fra il I sec. a.C. e il I sec. d.C., fu autore di un poema didascalico, intitolato Astronomica, in cinque libri. [FT]
M
Menorah: Caratteristico candelabro a sette braccia che secondo la tradizione ebraica veniva acceso all'interno del Tempio di Gerusalemme. Pur avendo perduto ogni valore liturgico, la Menorah mantiene inalterato il valore storico e simbolico e compare sullo stemma ufficiale dello stato di Israele. [FT]
N
Nechepso: Re della XXVI dinastia, che resse l’Egitto fra il 625 e il 525 a.C. Sotto il suo nome e quello del suo sacerdote Petosiride, circolava nell’antichità un celebre trattato astrologico, quasi cerrtamente un falso, prodotto ad Alessandria d’Egitto in età tiberiana. [FT]
N
Nigidio Figulo: Publio Nigidio Figulo fu un erudito latino vissuto nel I sec. a.C. Amico di Pompeo e di Cicerone, si distinse come rappresentante della filosofia neopitagorica. Le sue molteplici opere, conservate solo in frammenti, testimoniano il suo interesse per la magia, l’astrologia e altre scienze occulte. A causa delle sue simpatie politiche morì in esilio. [FT]
O
Oresme: Nicole Oresme (1320 ca – 11 luglio 1382), è una delle figure più importanti dell’università di Parigi del XIV secolo. Nato in Normandia attorno al 1320, magister artium dal 1342, Oresme affianca all’insegnamento univeristario gli studi in teologia e una fitta e diversificata produzione letteraria, prima di tutto nel campo della filosofia naturale, con i commenti per questioni ai maggiori trattati aristotelici (Questiones super De caelo, super quattuor libros Meteororum, super libros Aristotelis de anima, super De generatione et corruptione, super Physicam). Ma l’originalità dell’autore si deve soprattutto ai suoi studi matematici e fisici, composti tra il 1350 ed il 1356 (Questiones super Geometriam Euclidis, Questio de spera,De proportionibus proportionum, De commensurabilitate vel incommensurabilitate motuum celi, De configurationibus qualitatum et motuum, De causis mirabilium). Dalla probabile incommensurabilità delle velocità di rotazione dei pianeti, Oresme deduce l’impossibilità delle predizioni astrologiche per l’uomo. Anni dopo, questa serrata critica all’astrologia divinatrice, senza però il ricorso ad argomenti matematici, sarà ripresa in altre opere, una delle quali scritta in francese (Le livre de divinacions). Nel 1356 Oresme diviene dottore in teologia; la più parte della sua opera teologica è oggi perduta. Si occupò anche di economia (ben noto è il trattato sulla monetazione De mutacionibus monetarum) e fu consigliere politico di Carlo V (1364-80): proprio a questo impegno nella vita civile si deve l’uso del francese in alcune sue opere e la traduzione negli anni attorno al 1370 - su richiesta del sovrano - dell’Etica e della Politica aristoteliche e degli Economici pseudo-aristotelici. È nominato vescovo di Lisieux nel 1377 e muore nel 1382. [GZ]
O
Origene : Teologo, filosofo ed esegeta (Alessandria d’Egitto, 185 –Tiro 254 d.C). È considerato uno tra i principali e teologi nei primi tre secoli. [MTM]
O
Orione: Personaggio mitologico. Cacciatore gigantesco, figlio di Euriale e di Posidone. Giovane bellissimo e straordinariamente forte, si innamorò di Artemide (o, secondo altre tradizioni, della madre di lei, Latona) e attentò alla sua verginità. La dea, sottrattasi ai suoi abbracci, lo uccise inviandogli contro uno scorpione velenoso. [FT]
P
Pietro d’Abano : Nato ad Abano (Padova) intorno al 1250, dopo gli studi a Padova intraprese un viaggio a Costantinopoli (tra il 1270 ed il 1290): nel corso del lungo soggiorno nella città approfondì la conoscenza del greco e acquistò codici di opere mediche, filosofiche e astrologiche che tradusse e commentò negli anni successivi. Nell’ultimo decennio del Duecento si stabilì a Parigi, dove fu certo impegnato in pubbliche discussioni di questioni filosofico-mediche; non è altrettanto certo che vi abbia insegnato. A Parigi iniziò le traduzioni e le opere maggiori: la Compilatio physionomiae (1295, stampata nel 1474), il commento ai Problematapseudo-aristotelici ed il Conciliator differentiarum philosophorum et praecipue medicorum (ultimati nel 1310, stampati nel 1475 e 1476), il Lucidator dubitabilium astronomiae (inedito fino al 1988). Inquisito dai domenicani del Convento parigino di san Giacomo per “errori filosofici”, fu scagionato grazie all’intervento del papa (1300 ca). Nel 1306 Pietro è professore di medicina, filosofia e astrologia all’università di Padova. Allo stesso anno risale un secondo processo inquisitoriale. Nel 1315, anno in cui si conclude il periodo di insegnamento universitario padovano, Pietro è oggetto di un ultimo processo inquisitoriale. Non conosciamo con certezza l’esito del processo: Tommaso di Strasburgo, generale agostiniano, narra di aver assistito al rogo delle ossa del noto filosofo, medico e astrologo, ma di recente è stata avanzata anche l’ipotesi che Pietro d’Abano non sia mai stato condannato. Morì nel 1315 o nel 1316. [GZ]
P
Priscilliano : Vissuto nel IV secolo, fu un eretico spagnolo. il priscillianesimo propugnava un dualismo di stampo manicheo ed era accusato di sostenere il modalismo, cioè l’idea che le tre persone della Trinità siano solo tre modi diversi in cui si manifesta l’unica persona divina, e il docetismo, secondo cui in realtà Cristo soffrì solo in apparenza durante la passione, perché ciò sarebbe stato in contrasto con la sua divinità. [MTM]
S
Sesto Empirico: Medico e filosofo greco, vissuto fra il 180 e il 220 d.C. La sua opera filosofica, giunta per intero all’età moderna, è essenziale per ricostruire i lineamenti dello scetticismo; fra i suoi scritti è particolarmente interessante quello intitolato Contro i matematici, in sei libri, che ospita un’ampia requisitoria contro le arti liberali, oggetto dell’insegnamento scolastico e superiore (grammatica, retorica, aritmetica e geometria, astronomia e musica). Nel quinto libro, in particolare, si trovava una dura critica della superstizione astrologica. [FT]
S
Settanta: Antica traduzione greca prodotta dalla comunità giudaica di Alessandria d’Egitto a partire dal secolo III a. C. Il nome è dovuto ai settantadue traduttori cui la leggenda attribuisce la versione dei testi sacri dall’ebraico. [MTM]
T
Tertulliano: Apologeta latino (155-220 d.C. ca), difese la propria fede dagli attacchi dei pagani e dai pericoli delle varie eresie; tuttavia la sua intransigenza morale lo portò ad aderire al montanismo, un movimento ereticale che predicava l’imminente fine del mondo. [MTM]
T
Tifone: Personaggio mitologico. Essere mostruoso, figlio di Gea, la Terra. Sottratto a Zeus il fulmine che questi aveva incautamente dimenticato in una grotta, si mise a sconvolgere l’universo con le sue cento braccia. Atterriti dalla sua inopinata apparizione, gli dèi, secondo una diffusa tradizione, fuggirono in Egitto e assunsero la forma di animali, finché Zeus, rientrato in possesso del fulmine, sconfisse il mostro e lo uccise, seppellendolo sotto l’Etna. [FT]
T
Tolomeo: Claudio Tolomeo fu un astronomo, geografo e matematico greco, vissuto nel II sec. d.C. La sua opera fondamentale è la Megale Syntaxis, nota con il nome arabo di Almagesto: nella quale Tolomeo raccolse in un sistema ordinato e discusse i risultati raggiunti da tutti gli astronomi precedenti, formulando l’ipotesi del sistema geocentrico, che rimase in vigore sino alla riforma copernicana del XVI secolo. [FT]
V
Vettio Valente: Astrologo latino. La sua cronologia è incerta: secondo alcuni sarebbe contemporaneo di Costantino (IV sec. d.C.), secondo altri, che hanno messo a frutto dati dalla sua stessa opera, risalirebbe a un periodo compreso fra il 120 e il 175 d.C. Sua opera principale sono le Antologie in 9 libri, che costituiscono un compendio ragionato di tutte le dottrine astrologiche antiche. [FT]