Bilancia, Scorpione, Sagittario

Bilancia e Scorpione 
Secondo i Greci più antichi (come, ad esempio, il poeta Arato, autore dei Fenomeni), lo zodiaco non contava 12 segni, ma soltanto 11, perché lo spazio che in seguito sarebbe stato riservato alla Bilancia era occupato dalle chele dello scorpione.

La Bilancia venne introdotta tardi, a quanto pare soltanto nel I sec. a.C.; ed è possibile che l’introduzione di questo nuovo segno sia stata favorita dalla somiglianza visiva fra le chele dello scorpione e i piatti della bilancia, e determinata dalla constatazione che la bilancia, posta sull’equinozio, corrispondeva, a livello astrologico, all’equivalenza astronomica fra il giorno e la notte. Virgilio, nel proemio delle Georgiche (vv. 34-35), immagina che lo Scorpione ritiri le sue chele per far posto ad Ottaviano Augusto divinizzato, entrato nel segno della Bilancia: e da quel momento, la Bilancia sarebbe diventata simbolo di giustizia, per influsso del segno della Vergine-Astrea. Tale identificazione, probabilmente favorita da un’esigenza encomiastica, prestava il fianco a una facile ironia: bella giustizia quella ricavata dalle chele dello scorpione! Nessuna ironia troviamo invece in Manilio, secondo cui il segno della Bilancia, conformemente al suo significato simbolico, dava natali ai migliori legislatori.

Lo Scorpione, pur privato delle sue chele, era, secondo i Greci, quello che Artemide aveva inviato a uccidere il cacciatore Orione, reo di avere attentato alla verginità della dea. Secondo gli antichi, la vicenda adombrata nel mito si replicava anche fra gli astri: al levarsi dello Scorpione, la costellazione di Orione scendeva sotto la linea dell’orizzonte, quasi per evitarne il colpo letale. Secondo Manilio, lo Scorpione era il domicilio di Marte, dio della guerra: e sotto il suo segno nascevano guerrieri, gladiatori e maestri d’arme. 

Sagittario 
Secondo la maggioranza dei mitografi e dei poeti il Sagittario altri non era che il mitico centauro Chirone, figlio di Crono e dell’oceanina Filira. Amico degli uomini, saggio e benevolo, Chirone aveva educato alcuni fra i più nobili eroi (Achille, Giasone e Asclepio, fra i tanti) e il suo insegnamento si basava sulla morale e sulla musica, l’arte della caccia e della guerra e quella, assai più rara, della medicina chirurgica. La freccia impugnata dal Sagittario sarebbe stata originata, secondo i poeti, dal catasterismo dell’immane freccia con la quale Apollo sterminò i Ciclopi, artefici del fulmine con il quale Giove uccise suo figlio Asclepio; prima di assurgere al cielo, questa straordinaria freccia avrebbe permesso all’iperboreo Abari di percorrere in volo la terra intera. Secondo Manilio, l’influenza del Sagittario genera uomini abili a cavalcare e a domare le fiere, gente vigorosa dallo sguardo sicuro e dal cuore saldo.