Antonio Barone
Le albicocche

Nel 2205 a.C. l’imperatore cinese Yu fu il fondatore della dinastia Hsia. Sotto questa dinastia l’agricoltura conobbe un periodo di fioritura e il libro dell’imperatore che parlava di agricoltura e in particolare delle “sing” cioè le albicocche. Questo era la prima citazione delle albicocche. Molti botanici designavano le origini delle albicocche in Armenia. Quindi per i romani e i greci la parola “armenia” indicava le albicocche. L’albicocco arrivava in occidente circa 2000 anni fa. La prima citazione risale alla prima eruzione del Vesuvio (79 d.C.) con Plinio Il Vecchio. Questa citazione non era molto attendibile perché parlava delle pesche. Un’altra citazione fu fatta dallo scrittore georgico Palladio vissuto nel IV sec. Divise le pesche in quattro tipi: duracina, praecoqua,persica, armenia. Quindi le albicocche di Palladio erano le armenie. Nell’epoca di Plinio e Palladio le albicocche non erano ancora conosciute, forse solo all’ora le stavano conoscendo. Anche negli scavi di Pompei ed Ercolano non vi sono opere che le raffigurano.

Una delle prime descrizioni fu fatta dallo scienziato napoletano Della Porta nel pomarium. Le chrisommole alessandrine sono le migliori per la soavità dell’aroma e del colore. Le albicocche sono diffuse in tutta la Campania, ma la maggior parte vengono coltivate nell’area vesuviana. Nell’area vesuviana ci sono molte qualità di cultivar e sono: • Baracca: è diffusa nel versante settentrionale. Ha un frutto grande, forma allungata, colore giallo sfumato al rosso, polpa gialla, soda e di sapore gradevole. Matura nella prima decade di Luglio. Viene coltivata nell’area settentrionale del Vesuvio (Somma Vesuviana, Sant’Anastasia) a un’altitudine di 150-160mslm. La maggior parte hanno forma di allevamento a vaso. La cultivar è richiesta per i sottosciroppi e ha una resa in polpa elevatissima. 

Boccuccia: frutto cuoriforme di colore giallo-arancio con sfumature rosse nella parte esposta al sole. Polpa gialla e sapore gradevole. Pezzatura medio-grande e viene allevata al vaso. Matura nella terza decade di Giugno ed è coltivata nel versante sud occidentale del Vesuvio (Torre del Greco, Portici, Ercolano, Ponticelli) ad un’altitudine compresa tra i 30 e i 60mslm. Ottima da consumare fresca e anche ottima per l’industria.

Cafona: frutto precoce, polpa gialla, con forma subsferica, pezzatura media e di colore giallo paglierino sfumata al rosso sulla faccia esposta al sole. È molto produttiva e la sua forma di allevamento è a vaso. Matura nella prima quindicina di Giugno. Viene coltivata nella zona sud orientale del Vesuvio (San Giorgio a Cremano, Portici, Ponticelli) ad un’altitudine compresa tra i 30 e i 60mslm. È molto esportata all’estero e il suo principale impiego è l’industria.

Cerasiello: cultivar dalla forma sferica, di pezzatura medio-piccola, di colore giallo arancio e punteggiata di colore rosso la parte esposta al sole con polpa gialla e consistente. Viene allevato a vaso e matura intorno alla metà di Luglio. La sua destinazione è l’industria.

Monaco:frutto di forma subsferica, leggermente appuntite, e di color giallo paglierino e rosso con chiazze violacee sulla faccia soleggiata. Polpa gialla, zuccherina e aromatica. Cultivar diffuso in tutta l’area vesuviana e matura nella seconda quindicina di luglio. Viene allevata a vaso ed è destinata ai mercati esteri e interni e all’industria.

Montedoro o Pollastriello: cultivar di forma ovoidale e pezzatura grande. Buccia gialla con sfumature rosse sulla faccia soleggiata. Polpa gialla e lievemente profumata. E matura tra la fine di giugno e gli inizi di Luglio. Ha un bell’aspetto ed è destinata ai mercati esteri.

Palumella: cultivar dal frutto tondeggiante, di color giallo intenso soffuso di rosso carico. Pezzatura medio-grande.È una varietà precoce e la sua forma di allevamento è a vaso. La sua destinazione è l’esportazione estera e l’industria.

Zeppa di sisco: frutto dall’aspetto molto bello e di forma amigdaliforme, di colore giallo-arancio e tinta di rosso sulla faccia esposta al sole. Pezzatura medio-grande e matura tra la fine di Giugno e i primi di Luglio. Viene allevata a vaso e coltivate nell’aria vesuviana settentrionale (Pollena Trocchia, Sant’Anastasia, Somma Vesuviana) ad un’altitudine di 150-160mslm

Pellechielle: frutto di forma ellissoidale a polpa gialla, di aspetto molto attraente. Matura a fine Giugno ed è diffusa nella zona nord occidentale-settentrionale del Vesuvio (Sant’Anastasia, Pollena Trocchia, San Sebastiano al Vesuvio) ad un’altitudine di 160-170mslm. Principalmente viene consumata fresca ma come altra destinazione viene usata nelle industrie.

Fonte: Vincenzo Forte, L'albicocco, Edagricole 1986