Lorenzo Piano
Risorgive nella pianura padana

La Pianura Padana è una pianura alluvionale, formatasi per deposito dei materiali trasportati dal Po e dai suoi affluenti. Dal punto di vista geologico, viene suddivisa in “alta pianura” e “bassa pianura” in base alla granulometria del sottosuolo, cioè alla dimensione dei materiali sedimentari.

L’alta pianura si trova ai piedi della fascia prealpina ed è costituita da materiali grossolani, come ciottoli e ghiaia; questi terreni sono poco adatti all’agricoltura in quanto l’acqua percola facilmente fino ad incontrare gli strati impermeabili della bassa pianura. Il sottosuolo della “bassa pianura” è quindi composto da sedimenti più fini, come limo e argille, che lo rendono impermeabile e capace di trattenere l’acqua senza farla penetrare in profondità.

Tra l’alta e la bassa pianura, ovvero nella fascia in cui aumenta la presenza di materiali fini in proporzione a quella dei materiali più grossolani, il livello delle acque di falda tende ad innalzarsi a causa della diminuita permeabilità; dove l’acqua risale fino a sgorgare in superficie si originano le cosiddette “risorgive” o “fontanili”.

Provenendo direttamente dalla falda sotterranea, l’acqua si mantiene a una temperatura costante compresa tra i 10 e i 14 °C durante tutto l’anno e non ghiaccia nel periodo invernale. Questa continua fonte di acqua relativamente calda è stato uno dei principali motivi dello sviluppo agricolo in Lombardia, dove l’uomo, nel corso dei secoli, ha sfruttato questa risorsa creando una rete di canali per portare l’acqua che dalla “testa del fontanile”, ovvero dove l’acqua riaffiora in superficie, veniva poi convogliata nell’”asta del fontanile” e fatta arrivare fino ai campi. Le “marcite”, tipiche coltivazioni di foraggio ad elevata produttività, erano un tipico esempio di coltivazioni alimentate con acque di risorgiva.

Le coltivazioni a marcite erano possibili nel corso di tutto l'anno, perché le acque dei fontanili mantenevano una temperatura costante anche nella stagione fredda. Nel corso degli ultimi cinquant'anni, i fontanili si vennero via via prosciugando, sia per cause naturali che soprattutto per l'intervento umano. La temperatura costante, la limpidezza e la portata sempre regolare delle acque dei fontanili consentono inoltre lo sviluppo di ambienti molto particolari e ricchi di biodiversità.