La Sforzesca è una frazione del comune di Vigevano situata 2 km a sud della città. La località è famosa par la grande cascina, denominata "Colombarone", fatta costruire nel 1486 da Ludovico il Moro, signore di queste terre, e donata alla moglie Beatrice. Alla prematura morte di Beatrice, Ludovico cede la proprietà della cascina ai frati di Santa Marie delle Grazie di Milano in cambio di messe perpetue per la defunta. Rimarrà ai frati fino all’arrivo di Napoleone. Oggi è proprietà del Comune di Vigevano.
La cascina presenta la disposizione tipica dei castelli con quattro corpi di fabbrica lungo i lati e quattro palazzi agli angoli, chiamati appunto "colombaroni", intorno ad un cortile centrale di forma pressoché quadrata. I colombaroni, ornati da finestre ad arco acuto e fregi "a dente di sega", erano così chiamati per l’allevamento dei colombi. Anche Leonardo da Vinci soggiornò presso la Sforzesca collaborando al miglioramento del territorio con progetti idraulici per permettere una migliore irrigazione dei campi. Le torri angolari o colombaie erano i casamenti dei fittabili e i locali per ospitare il duca che, avendo a disposizione il Castello, di fatto non vi soggiornava, ma vi faceva capo per le battute di caccia.
Erano parte integrante della costruzione le case dei lavoratori, i magazzini, le stalle e gli allevamenti. La villa rappresenta il primo esempio assoluto di complesso agricolo a corte chiusa, archetipo delle aziende che si svilupparono in età moderna. Le sperimentazioni e le novità gestionali, ma anche tecniche avviate "sul campo" alla Sforzesca, ebbero in Leonardo da Vinci un attento e partecipe osservatore e forse anche suggeritore. Sono frequenti, infatti, le citazioni di Vigevano che compaiono nel manoscritto H. La maggior parte risultano datate febbraio-marzo 1494 da Vigevano e proprio dalla Sforzesca e possiamo vedere come Leonardo fece dei disegni di una scala sulla quale scorre l'acqua.
Una notazione ripresa e descritta ampiamente nel manoscritto Leicester, dove Leonardo illustra il meccanismo per diminuire la velocità dell'acqua e quindi la potenza della sua caduta. Un procedimento che Leonardo ebbe modo di vedere dal vivo all'opera proprio alla Sforzesca presso il mulino ancora oggi esistente e chiamato "Mulino della Scala".
Fonti: Conferenza con il direttore dell’Archivio Storico, P. Muggiati.
Bibliografia: Gli Sforza a Vigevano, Mostra documentaria Vigevano Castello Sforzesco, Archivio storico civico, Archivio storico Curia Vescovile, 1981; V. Ramella, Storia della città di Vigevano, Banca Popolare di Vigevano, 1972, Vigevano