Il Castello Sforzesco di Vigevano era la cerchia muraria che racchiudeva l'area un tempo occupata dal borgo longobardo di Vicogeboin. Fu iniziato dal Torriani e dai Visconti tra il 1300 ed il 1340 e successivamente trasformato in residenza ducale dagli Sforza. Tra il 1341 ed il 1347, Luchino Visconti fece costruire il maschio quadrilatero, la Rocca di Bereguardo e la strada coperta che metteva in comunicazione Castello e Rocca scavalcando le case del borgo.
Dall'atrio della torre si passa nel vasto cortile che sino alla metà del XIV secolo era occupato dalle case del borgo medioevale.
Nel 1449 il Castello subì un memoriale assedio da parte dell'esercito sforzesco condotto da Bartolomeo Colleoni, essendosi eretto a un unico ostacolo militare sulla via di Francesco Sforza deciso a debellare la resistenza dell'Aurea Repubblicana Ambrosiana.
Conclusa la parentesi sforzesca nel 1535 con la morte del duca Francesco II, Vigevano passò sotto la diretta dominazione di Madrid e il Castello perse il suo ruolo di residenza principesca. Infatti nel 1867 il Castello sopportò altre manomissioni. Se si accede al Castello attraverso l'atrio della torre, si presenta chiuso sulla destra dalle scuderie; la prima è detta di Ludovico il Moro perché fu fatta da lui costruire per i cavalli di suo nipote Gian Galeazzo.
Analizziamo ora la struttura del Castello partendo dal lato destro rispetto alla Torre:
- Edificio di accesso all'appartamento del custode, ottenuto al primo piano dalla base della Torre e contemporaneo alla costruzione di quest'ultima.
- Primo edificio della scuderia Ducale, l'interno è a tre navate sorrette da colonne in granito. Nel sopralzo vi erano gli appartamenti riservati ai cavalieri della guardia d'onore. L'intero edificio mostra vaste zone di decorazioni ad affresco.
- Secondo e terzo edificio della Scuderia Ducale furono eretti per volere di Galeazzo, il quale fece abbattere l'antico Duomo di Sant'Ambrogio.
- Edificio tardo-quattrocentesco, costruito per ordine di Ludovico il Moro per ospitare le cucine del palazzo ducale al cui piano è collegato da un loggiato aereo chiamato “falconeria”
- Edificio detto del Maschio o Palazzo Ducale,diviso dal restante cortile mediante un fossato, con ponte levatoio e rivellino.
- Edificio d'epoca sforzesca conserva all'esterno tracce di decorazione ad affresco cinquecentesca e all'interno ambienti d'epoca restaurati di recente.
- Torre Comunale o del Bramante, voluta espressamente da Ludovico il Moro e Beatrice d'Este, eretta dove precedentemente sorgeva un'altra torre dotate delle campane della comunità.
Bibliografia: V. Ornati, Castelli del vigevanasco della Lomellina e del basso novarese, vol. 1, Castelli e rocche in Vigevano, Tipografia nazionale, Vigevano, 1974; G. Zimonti, Le storie di Vigevano dalla A alla Z, edizione proloco Vigevano, 1996; Vigevano: guida del centro storico, II edizione, 1974.