Corrispondenza
Lettere e minute tra Pontiggia e gli amici di una vita, i colleghi e i protagonisti della cultura italiana del dopoguerra.
Le minute di Pontiggia e le lettere a lui indirizzate sono un materiale di grande interesse per studiosi e critici, un materiale che consente di ricostruire i legami tra l’autore e i maggiori esponenti dell’ambiente culturale italiano.
Un’ampia corrispondenza in cui si evince quella stima e quell’affetto che legano Pontiggia a colleghi ed amici come Antonio Porta, Nanni Balestrini e Marco Forti, o a maestri come Luciano Anceschi e Luciano Foà. Rapporti cordiali e di forte amicizia tra persone che si danno del tu, conoscono a vicenda le proprie famiglie e si inviano cartoline delle vacanze e auguri di Natale.
Non mancano neanche lettere che lo legano a personaggi di spicco, per rapporti piú distaccati ma pur sempre cordiali. Si parla di scrittori noti come Arbasino e Calvino o esordienti come Busi, scoperto proprio da Pontiggia. Ed anche di studiosi e accademici, critici e giornalisti che vanno da Fofi a Cadioli, da Barilli a Giuliani.
Interessanti, inoltre, le lettere inviategli dall’Università Bocconi riguardanti i corsi di scrittura e comunicazione per manager, tenuti proprio dallo scrittore. Ed anche quelle scrittegli da Daniela Marcheschi, la sua critica piú autorevole, il cui rapporto con l’autore può essere seguito lettera dopo lettera, vedendolo crescere fino alla solida amicizia degli ultimi anni.
Ma ci sono anche scambi epistolari con gli interlocutori piú disparati, corrispondenza con comuni, banche, biblioteche e associazioni di volontariato, soprattutto riguardanti il tema dell’handicap. Rapporti con le maggiori case editrici come con le piú piccole, con giornali e riviste sempre interessati ai suoi lucidi commenti. Un panorama complesso che ci permette di ricostruire la personalità di Pontiggia e i suoi rapporti con l’establishment culturale ed editoriale.