Saggi e traduzioni
Un saggio sul linguaggio autoritario e la traduzione di Macrobio. Progetti che hanno a lungo impegnato Pontiggia senza arrivare mai alla piena compiutezza.
Tra le numerose carte inedite troviamo anche saggi e traduzioni di un certo valore, saggi e traduzioni che Pontiggia ha progettato e abbozzato, scritto e ricorretto con dedizione. Saggi e traduzioni che avrebbero meritato, forse, di vedere la luce.
Tra i saggi, merita grande rilievo Linguaggio autoritario, o almeno cosí si sarebbe dovuto chiamare lo scritto che ha impegnato Pontiggia sin dagli anni Ottanta. Si tratta di un saggio rimasto per lungo tempo nei progetti di Pontiggia, tanto da riempire di volumi sul tema un’intera stanza della sua biblioteca. Un’opera che avrebbe dovuto risultare singolare e curiosa, pur partendo da idee che l’autore aveva già messo su carta in Il linguaggio autoritario nell’uso quotidiano della parola. Idee che ha continuato a sviluppare e perfezionare per anni, arrivando peró alla stesura definitiva del solo incipit. Quattro brevi fogli dattiloscritti, apparsi postumi in Il residence delle ombre cinesi. L’obiettivo era peró sicuramente piú complesso; un saggio che, corretto e rivisto piú volte, doveva continuare per almeno un altro capitolo. Quel capitolo II di cui abbiamo ben 56 pagine mai arrivate alla versione definitiva.
Tra le traduzioni curate da Pontiggia, invece, l’unica rimasta inedita è la sua versione del Commentario al "Somnium Scipionis" di Macrobio, realizzata per Adelphi ma mai pubblicata. Traduzione rivista e corretta a piú riprese, rifatta tre volte per avvicinarsi passo dopo passo verso la perfezione. Avrebbe potuto essere la prima versione italiana del testo di Macrobio, ma il contratto di edizione, stipulato il 22 dicembre 1969, è stato modificato in corso d’opera. Pontiggia è passato cosí da dover essere curatore unico del volume a "semplice" traduttore (con relative note esplicative), mentre il restante corredo critico veniva affidato ad un altro soggetto. E proprio la mancanza di un accordo riguardo a chi affidare tale compito, sembra essere l’ipotesi piú plausibile per la mancata pubblicazione della traduzione pontiggiana.