La storia della medicina nell’antica Grecia è caratterizzata dall’influenza di importanti scuole di pensiero orientali e occidentali; tra queste ultime ricordiamo la scuola di Pitagora, quella riferita alla città di Cnido, alla città di Alessandria d’Egitto e quella dell’isola di Kos. Dalla prima si ritiene siano provenuti Alcmeone di Crotone, che per primo stabilì nel cervello la sede dell’intelletto, ben distinto dalla percezione, e Empedocle, al quale si attribuisce la scoperta del labirinto dell’orecchio interno. Alla scuola di Cnido, la più antica scuola medica greca conosciuta, risulta appartenessero Eurifone e Ctesia, considerati maestri nell’anatomia degli animali; a questa scuola si fanno risalire le Sentenze Cnidie considerate le prime fonti scritte sulla medicina. Nella scuola di Alessandria venne data particolare importanza all’esperimento biologico con studi sistematici di parti anatomiche. Fondatore della scuola di Kos fu Ippocrate, riconosciuto come il padre della medicina, dei concetti di clinica e di diagnosi e dell’insegnamento demotico dell’arte medica. Un cenno a parte si deve dedicare al filosofo Aristotele, ritenuto dai più il fondatore dell’anatomia comparata.Platone e alcuni suoi allievi nell’Accademia. Mosaico pavimentale da Pompei, I sec. d.C.. Wikimedia Commons (Pubblico Dominio)