La lunga diatriba sulla linea di demarcazione tra influssi religiosi, filosofici e autonomia della scienza medica, coinvolge studiosi di tutte le epoche. Si può ritenere che per molti secoli venisse praticata una medicina teurgica, basata sulla credenza che la malattia derivasse da fattori esterni e fosse causata dall’ira delle divinità. Questo implicava la convinzione che solo grazie all’intervento divino e di mediatori tra la divinità e l’uomo, si potesse raggiungere la guarigione. Lo ἰατρός, il guaritore, utilizzava come terapia per l’espiazione della colpa i φάρμακα, rimedi e erbe, insieme a invocazioni propiziatorie e vittime sacrificali. Alcuni medici venivano ritenuti eletti, o addirittura divinità essi stessi, grazie alle alte capacità dimostrate nella cura dei malati. Tra questi Asclepio riveste un ruolo degno di nota.
Memorie, Volume 38., Fascicolo 1. (1981) Classe di scienze morali, lettere ed arti. Venezia, Istituto veneto di scienze, lettere ed arti, 1981, tavola XI