Secondo la tradizione panellenica, Asclepio, vissuto verso il 1250 a.C., fu medico valentissimo e per questo divinizzato. Il culto a lui dedicato come divinità guaritrice si estese rapidamente in tutto il Peloponneso dove sorsero centinaia di templi. Anche nell’Impero romano si ritrovano reperti di monete, statue e templi a lui dedicati. Nell’iconografia dell’epoca venne rappresentato inizialmente con un frutto di pino e successivamente con un bastone al quale si avvolge una serpe, simbolo tutt’oggi rappresentativo della professione medica, sul significato e le origini del quale il dibattito è ancora aperto. Asclepio risulta fosse particolarmente dedito all’ascolto del malato, tanto da essere considerato da alcuni studiosi un precursore di quella che diventerà la psicoterapia.
Memorie, Volume 38., Fascicolo 1. (1981) Classe di scienze morali, lettere ed arti. Venezia, Istituto veneto di scienze, lettere ed arti, 1981, tavola VII