Patologia ostetrica
Decorso non naturale del parto

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    William Smellie

    A sett of anatomical tables [...], Londra, 1754.

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    William Smellie

    A sett of anatomical tables [...], Londra, 1754.

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    William Smellie

    A sett of anatomical tables [...], Londra, 1754.

Il Settecento fu il secolo più produttivo nel campo dell'ostetricia, il cui esercizio venne rivendicato dai medici e sottratto alle levatrici, anche grazie alla creazione di diverse Cliniche e di cattedre d’Ostetricia, Case di Maternità e di Servizi ostetrici a domicilio, e grazie al diffondersi di vasto materiale clinico ed anatomico, che rese possibile agli ostetrici lo studio di questa materia.
Nel XVIII secolo vennero a confliggere due diversi modi di intendere l’ostetricia: quello basato sul decorso naturale del parto e quello operativo sostenuto principalmente dalla scuola francese, orientata verso l'utilizzo di strumenti come il forcipe.
In quest’epoca infatti, con l'avanzare degli studi scientifici nel campo dell'ostetricia, si svilupparono alcune importanti operazioni ostetriche come il parto prematuro provocato, a cui si faceva spesso ricorso per evitare l’embriotomiaL'embriotomia è un'operazione ostetrica atta a diminuire il volume del feto per facilitarne l'estrazione per via genitale. Si praticava di solito sul feto morto e se eseguita sul feto vivo comportava il sacrificio della sua vita., fino a quel momento molto praticata.
La madre patria del parto prematuro provocato fu l’Inghilterra: nel 1756 in una riunione apposita molti ostetrici londinesi si posero questa questione, se a una donna, con un bacino talmente stresso da non rendere possibile l'espulsione del feto vivo, non convenisse interrompere artificialmente la gravidanza appena il feto non fosse formato in tutte le sue parti.
Il primo ad eseguire questa operazione fu Macaulay, il quale ricorse alla puntura delle membrane, metodo che in Inghilterra si diffuse velocemente.
Fu grazie all’autorità di T. Denmann Denmann fu insegnante di ostetricia al Middlesex- Hospital di Londra nel settecento; egli contribuì a far progredire l’ostetricia: studiò il bacino rachitico e osteomalacico, descrisse i diversi casi in cui era indicato l'utilizzo del forcipe, spiegò la natura infettiva della febbre puerperale e dichiarò anormale il parto dalla durata maggiore alle 24 ore., che raccomandava il parto prematuro nei casi di bacini ristretti, che questa pratica entrò ufficialmente in uso.
In Italia il parto prematuro provocato fece la sua comparsa quasi subito, nel 1768 infatti Pier Paolo Dell’Arme lo applicò in due casi e poco dopo lo vediamo raccomandato dal chirurgo Angelo Nannoni a Firenze, e a Milano da Paolo AssaliniPaolo Assalini (1759- 1846) fu un chirurgo e un patologo italiano. Fu medico nell'esercito napoleonico, chirurgo alla corte di Napoleone, professore di chirurgia e ostetricia a Milano, e di clinica chirurgica a Catania (dal 1824)..

In molti però continuavano a sostenere l'embriotomia, come William Osborn, professore di Ostetricia al Gran Ospedale di Westminister a Londra, fervido simpatizzante della craniotomia Craniotomia è il nome che prende l'embriotomia condotta sulla testa del feto per ridurne il volume mediante svuotamento o schiacciamento., essendo convinto che il feto andasse sacrificato senza esitazione in favore della madre.
Il parto prematuro provocato fu sostituito alla fine del Settecento con la sinfisiotomia, operazione che avrebbe dovuto rendere inutile anche l’utilizzo del forcipe e dell'embriotomia; in realtà a fine secolo il ricorso al forcipe si fece sempre maggiore, a discapito della sinfisiotomia, che venne completamente abbandonata a fine Ottocento.

Furono gli ostetrici francesi a supportare inizialmente l'introduzione del taglio cesareo per dimostrare l’inutilità della sinfisiotomia, anche se inizialmente la mortalità in seguita a quest'operazione era elevatissima, motivo per cui il taglio cesareo fu presto abbandonato, per essere ripreso da Edoardo Porro nel 1876 a Pavia, dove effettuò con successo la prima amputazione utero- ovarica a seguito di taglio cesareo, operazione che si impose in tutto il mondo.
L'operazione di Porro salvò molte vite, ma portava all'asportazione dell'utero e fu per questo ristretta a casi sempre più circoscritti, fino a quando M. Saenger nel 1882 introdusse la sutura dell'utero.