Fisiologia ostetrica
Decorso naturale del parto

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    William Smellie

    A sett of anatomical tables [...], Londra, 1754.

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    William Smellie

    A sett of anatomical tables [...], Londra, 1754.

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    William Smellie

    A sett of anatomical tables [...], Londra, 1754.

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Il XVII e il XVIII secolo ebbero notevole importanza nella storia dell’ostetricia e della ginecologia poiché è in quest'epoca che le ricerche nel campo dell’anatomia e fisiologia degli organi genitali ebbero un grandissimo impulso; inoltre iniziò ad essere oggetto d'interesse anche il meccanismo del parto naturale.
In Italia nel XVI secolo Nicola Massa, medico, chirurgo e ostetrico a Venezia, studiò l’apparato genitale femminile, descrisse la posizione dell’utero, la sua struttura muscolare, e la sua attività durante il parto.
Anche Andrea VesalioAndrea Vesalio (1514- 1564), fiammingo, discendente da una famiglia di medici illustri di origine tedesca, è considerato l’innovatore geniale degli studi anatomici. La sua carriera medica vera e propria iniziò a Padova, e raggiunse l’apice con la pubblicazione del De humani corporis fabrica, scritto a 29 anni, con cui riuscì a scalzare dalla base le affermazioni anatomiche di Galeno, che tutti consideravano canone indiscutibile. apportò un contributo in questo campo con la descrizione anatomica del bacino, delle ossa che lo compongono e del suo ufficio durante il parto.
Realdo Colombo, anatomista successore di Vesalio, fornì una descrizione dettagliata di tutte le ossa compreso il bacino e negò che il sacro si ritirasse indietro durante il parto e ne dimostrò invece l’utilità come base di tutto il bacino; egli studio anche l’utero e la direzione dei suoi fasci muscolari in gravidanza, e descrisse inoltre la placenta e dimostrò l’utilità del liquido amniotico durante il parto, di cui ammetteva tre presentazioni da lui osservate (testa in basso, testa in alto e direzione trasversale).
Giulio Cesare AranzioGiulio Cesare Aranzio (1530- 1589) è stato un medico italiano e un docente di anatomia umana all'Università di Bologna. Il suo De humano foetu fu un trattato fondamentale per l'avanzare degli studi di fisiologia della generazione e della gravidanza, scritto sulla base di una diretta osservazione anatomica. fu invece il primo a dare una descrizione esatta del feto, delle sue connessioni con l'utero e della sua nutrizione, a parlare di viziature pelviche come causa di difficoltà del parto.
Fabrizi d’AcquapendenteGirolamo Fabrizi d'Acquapendente (1533- 1619), medico e professore nella cattedra di anatomia a Padova, vi costruì il teatro anatomico, l'unico dell'epoca che ancora sia perfettamente conservato. È ricordato soprattutto per le sue ricerche anatomiche, chirurgiche, embriologiche e fisiologiche. L'arte della dissezione anatomica è l'oggetto della sua De dissectione et historia di Girolamo d'Acquapendente, presente nel Fondo all'interno dell'Opera omnia anatomica et physiologica (Lione, 1738). diede il suo contributo in questo campo facendo interessanti descrizioni del feto nell’utero; descrisse inoltre la placenta che chiamava cornea substantia e studiò i vasi sanguigni del cordone ombelicale nell’uomo e negli animali.
In Francia Ambroise Paré, famoso chirurgo, nel XVI secolo scrisse di concepimento, soffermandosi sulle modificazioni che interessano l’utero gravido, interessandosi anche delle condizioni del feto al suo interno.
Allievo di Parè, Jacques Guillemeau Jacques Guillemeau (1550- 1613) chirurgo francese, allievo ed amico di Parè, ne tradusse le opere in latino e pubblicò nel 1591 un libro sulla chirurgia, che contiene anche alcuni capitoli di ostetricia. fu un degno rappresentante dell’ostetricia di quei tempi, autore di un'opera di ostetricia, De l'heureux accouchement des femmes, in cui parlava di gravidanza, parto e puerperio, soffermandosi sulla necessità della versione del feto in caso di presentazione podalica.
Nel XVIII secolo personalità eminente fu quella di François Mauriceau, ostetrico parigino, che fu soprannominato l’oracolo degli Ostetrici dei suoi tempi. Egli è ricordato per la pubblicazione nel 1668 del Traité des Maladies des Femmes et Grosses Accouchées, un libro in cui parlava delle malattie nelle donne incinte e delle maggiori difficoltà che potevano insorgere durante il parto naturale. Egli è noto per l'ideazione di una manovra da attuare in caso di presentazione podalica del feto. Diede inoltre una descrizione di gravidanza tubarica e introdusse la pratica della puntura del sacco amniotico nei casi di sanguinamento da placenta previa.

L’ostetricia nel XIX secolo entrò nel periodo scientifico, epoca in cui ci fu un aumento dell'interesse verso il meccanismo del parto.
Lo studio della meccanica del parto era iniziato già nel secolo precedente, ricordiamo per esempio Fielding Ould, medico irlandese, che nel 1742 parlò della posizione del capo quando scende nello scavo.
In questo campo gli studi di William Smellie William Smellie (1697- 1763) fu un ostetrico, famoso al punto di fondare una scuola con delle proprie tendenze. I suoi scritti poggiano su 40 anni di esercizio pratico e contribuirono allo studio del meccanismo del parto (sia nel bacino normale sia in quello viziato), al perfezionamento del taglio cesareo, e all'applicazione del forcipe. Fra le sue opere viene ricordato soprattutto un atlante, le cui tavole sono da ammirare per la precisione dei disegni. furono più completi, ma fu Francesco L.G. Solayres ad essere il vero fondatore delle nostre conoscenze sul modo in cui il feto viene al mondo con la sua opera De partu viribus maternis absoluto, da molti considerata il vero fondamento dell'ostetricia. L’opera di Solayres venne completata da Louis BaudelocqueJean- Louis Baudeloque (1746- 1810) fu un ostetrico francese ed ebbe la fama di essere ritenuto il più grande ostetrico dei suoi tempi per le numerose tecniche innovative da lui introdotte. Il suo manuale per le levatrici e il suo trattato per i medici furono ritenuti un modello per questo genere per molto tempo. Dal 1798 fu direttore del nuovo ospedale della Maternité a Parigi., che si può considerare come l’erede del suo patrimonio scientifico, anche se dal punto di vista della meccanica del parto non apportò grandi scoperte: descrisse in maniera precisa l’assistenza al parto, le regole del rivolgimento con l’estrazione del feto.
In Italia a Luigi MangiagalliLuigi Mangiagalli (1849- 1928) fu un ginecologo e un ostetrico italiano. Fondò diverse istituzioni a tutela della maternità e nel 1906, a Milano, gli Istituti Clinici destinati alla formazione specialistica dei medici laureati. Egli a Milano fondò anche la Clinica ostetrico- ginecologica, a lui intestata. Luigi Mangiagalli fu inoltre senatore e sindaco di Milano. si deve l’inizio in Italia dello studio del parto per posizione frontale e la diffusione di nuove nozioni in merito a patologie specifiche della gravidanza.
Gian Battista Fabbri, medico e docente di chirurgia e ostetricia, invece contribuì notevolmente allo sviluppo degli studi ostetrici, lasciando esatte cognizioni sul meccanismo del parto.

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William Smellie

#A sett of anatomical tables, with explanations [...], Londra, 1754.

Nel 1754 Smellie pubblicò quest'opera, di cui furono pubblicati solo 100 esemplari, quindi molto rari. Smellie in queste tavole fornì le rappresentazioni più dettagliate e precise del parto al suo tempo. Nella prefazione Smellie sottolinea che «la maggior parte delle figure sono state prese da soggetti preparati apposta, per mostrare ogni cosa che potrebbe condurre al miglioramento del giovane praticante, evitando però l'estremo di minuzie».
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