Anatomia

L'anatomia nel XVIII secolo


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    Antonio Valsalva

    De aure humana, Venezia, 1741.

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    Antonio Valsalva

    De aure humana, Venezia, 1741.

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    Leopoldo Caldani

    Institutiones Anatomicae, Napoli, 1791.

Durante il Settecento l’anatomia, che in Italia aveva già avuto grandi maestri, progredisce grazie a Giovanni Battista Morgagni Giambattista Morgagni (1682- 1771), noto medico italiano, fu allievo del Valsalva, sotto la cui guida si indirizzò allo studio dell'anatomia patologica. I suoi insegnamenti determinarono la formazione di una scuola anatomica italiana che fu all’avanguardia negli studi anatomici fino alla fine del secolo. , fondatore dell’anatomia patologica nella sua moderna forma e autore di acute osservazioni anatomiche.
Laureato nel 1701, pubblicò solo cinque anni dopo la sua prima opera intitolata Adversaria anatomica prima; nel 1711 fu chiamato a insegnare medicina teorica e poi anatomia a Padova, e presto conseguì tale fama che al suo corso accorsero allievi italiani e stranieri in grandissimo numero.
Ultimi fra suoi lavori, i cinque libri del De sedibus et causis morborum per anatomen indagatis (Venezia, 1761) furono il risultato di 50 anni di osservazioni mediche, che gli permisero di trovare le correlazioni fra sintomi e lesioni, dando all'anatomia patologica il diritto di costituire un settore a parte nelle scienze mediche.
I suoi studi gli conferirono una tale fama che l’Ateneo patavino lo proclamava pubblicamente Anatomicorum totius Europae princeps: “Sua Maestà Anatomica”, nome con cui era chiamato in tutta Europa.

Successore del Morgagni nella cattedra di Padova, Leopoldo M. A. CaldaniLeopoldo M. A. Caldani (1725- 1813) è stato un fisiologo, anatomista e scienziato italiano. Le sue ricerche si rivolsero all’anatomia e alla fisiologia. Fece diverse scoperte sull’organo dell’udito, sul sistema nervoso, e sul sistema circolatorio. si dedicò in modo particolare agli studi di anatomia e fisiologia comparata.
Del Caldani viene ricordata soprattutto la sua rivalità e antipatia verso il Morgagni, della cui opera scientifica non volle riconoscere l'importanza, e che in pubblico era solito chiamare ironicamente "Sua Maesta Anatomica" ed in privato "principe de' macellai"; il Morgagni lo ricambiava in uguale misura, cercò infatti di ostacolarne l'ascesa accademica.

Maestro di Giambattista Morgagni, Antonio Maria ValsalvaA. M. Valsalva (1666- 1723), allievo di Marcello Malpighi e maestro del Morgagni, fece importanti scoperte nell'ambito dell'anatomia dell'orecchio, grazie alla sua passione per l'indagine ed il rigore scientifico., portò la scienza medica malpighiana a considerare, tramite l’osservazione diretta e il metodo sperimentale, le cause delle patologie.
Valsalva fu il fondatore dell’anatomia e della fisiologia dell’orecchio: il suo De aure humana (1704) fu considerato un testo classico per più di un secolo. Egli descrisse attentamente anche il sistema vascolare, motivo per cui molte strutture venose portano il suo nome.

Fra gli insigni anatomici italiani che continuarono gli studi del Antonio Valsalva e del Morgagni merita di essere nominato il pugliese Domenico CotugnoDomenico Cotugno (1736- 1822) è stato un medico, anatomista e chirurgo italiano. Dimostrò presto il suo interesse per il funzionamento dei più piccoli organi e meccanismi che compongono il corpo umano, che sottopose ad attento esame nelle dissezioni., osservatore acutissimo, insigne igienista, iniziatore previdente delle misure profilattiche contro la diffusione della tubercolosi e dello studio delle pustole vaiolose (De sedibus vaiolarum syntagma del 1769), nello studio dell’anatomia patologica diede un importante contributo ma restò nell'ombra.
Fra le sue opere più importanti ricordiamo il De aquaeductibus auris humanae internae (1761) e il De ischiade nervosa commentarius (1764), in cui descrisse la sede e le cause della sciatica, scoprendo così per primo il liquido cefalorachidiano (chiamato in suo onore liquor Cotumni).

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Leopoldo Caldani

#Institutiones Anatomicae, Napoli, 1791.

Caldani con le sue Institutiones Anatomicae, pubblicate per la prima volta nel 1787, fornì un contributo importante alla ricerca sulla struttura delle ossa e sull’anatomia del sistema nervoso.
Costituiscono un documento interessante dei suoi studi le bellissime tavole anatomiche presenti in quest’opera.
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Domenico Cotugno

#De aquaeductibus auris humanae internae, Napoli, 1775

Nel De aquaeductibus auris humanae internae Cotugno descrisse gli acquedotti del vestibolo e della chiocciola dell’orecchio interno, dimostrando che il labirinto auricolare era pieno di liquido e non d’aria, come sosteneva Aristotele, e che quindi il suono si poteva propagare anche nei liquidi.

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Giambattista Morgagni

#De sedibus, et causis morborum per anatomen indagatis, Padova, 1765.

In quest'opera, che segnò l’inizio della moderna anatomia patologica, è esposto il metodo anatomo-clinico di Morgagni, ossia il riconoscimento dell'alterazione organica mediante l'autopsia.
L'obiettivo era riconoscere quelle lesioni causa della sintomatologia presentata in vita.
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Antonio Valsalva

#De aure humana, Venezia, 1741.

Valsalva lavorò a quest'opera per più di sedici anni, completando gli studi di Vesalio, Eustachio, Salomone Alberti di Norimberga e di Duvernay.
Egli per la prima volta operò la suddivisione in orecchio esterno, medio e interno, dando notevoli contributi nella descrizione del padiglione auricolare e della chiocciola.
Valsalva studiò l'anatomia dell'orecchio anche nei feti e nei neonati, arrivando a formulare una teoria dell'udito.
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