Anatomia

L'anatomia nel XVI sec: Eustachio, Acquapendente e Falloppio


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    Bartolomeo Eustachio

    Tabulae anatomicae [...], Venezia, 1769.

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    Bartolomeo Eustachio

    Tabulae anatomicae [...], Venezia, 1769.

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    Bartolomeo Eustachio

    Tabulae anatomicae [...], Venezia, 1769.

Personalità eminente nel campo della medicina del XVI sec. fu il medico marchigiano Bartolomeo EustachioBartolomeo Eustachio (1500 circa- 1574), è stato un anatomista italiano. Dopo aver ottenuto la cattedra di anatomia alla Spaienza, fu il primo ad introdurre negli ospedali di Roma l'autopsia e il sezionamento di cadaveri, studiandone a fondo la struttura, dando rinnovata importanza allo sperimentalismo e all'osservazione.: primo anatomico che procedette in modo metodico alla dissezione dei cadaveri, si occupò principalmente di anatomia comparata.
Il suo metodo di lavoro, fondato sull’osservazione diretta del corpo umano, sul confronto di dati sperimentali e sulla conoscenza della letteratura medica antecedente, lo portò ad importanti scoperte: individuò e descrisse le valvole coronarie, la tuba auditiva destra (ancora conosciuta come Tromba di Eustachio), precisò la struttura di alcune ossa craniche e cercò di determinare la struttura dei reni e dei denti.

Le sue Tabulae anatomicae, eccellenti per la qualità del disegno e per l’esattezza delle osservazioni, furono pubblicate solo nel 1714 dal medico Giovanni Maria Lancisi, dopo essere rimaste inedite per un secolo e mezzo.


Sempre italiano è il medico che in questi anni fece sì che l'anatomia mantenesse quella dignità istituzionale che le era stata conferita precedentemente da Vesalio: si tratta di Girolamo Fabrizi d’AcquapendenteGirolamo Fabrizi d'Acquapendente (1533- 1619), medico e professore nella cattedra di anatomia a Padova, vi costruì il teatro anatomico, l'unico dell'epoca che ancora sia perfettamente conservato. È ricordato soprattutto per le sue ricerche anatomiche, chirurgiche, embriologiche e fisiologiche..
Egli nel 1565 occupò la cattedra di anatomia e chirurgia a Padova, dove, nel 1594, fece costruire a sue spese un teatro anatomico stabile, l'unico d'epoca rinascimentale ad essere tuttora conservato.
Nonostante la lunga carriera da accademico, il punto forte di Girolamo stava nella ricerca: egli aveva in mente di comporre un’imponente lavoro di anatomia e fisiologia, il Totius Animalis Fabricae Theatrum, di cui in realtà riuscì a concludere solo alcune sezioni, che furono pubblicate sotto forma di brevi trattati.

L’anatomia per Fabrizi serviva a comprendere il funzionamento del corpo umano, motivo per cui approdò presto alla fisiologia, in modo particolare alla fisiologia della riproduzione, l'embriologia.
Sotto un profilo strettamente anatomico di notevole rilievo sono le sue Tabulae anatomicae, dipinte ad olio su carta, 167 in totale, divise in otto volumi, rinvenute alla Biblioteca Marciana di Venezia solo nel 1909, e lì tuttora sono conservate.
Acquapendente si adoperò anche nel settore dell'anatomia comparata, di cui è considerato fra i fondatori, campo in cui seguì maggiormente le orme del suo maestro, Falloppio.


Gabriele FalloppioGabriele Falloppio (1523- 1562), modenese, iniziò i suoi studi a Ferrara dove fu poi insegnante, li continuò a Pisa e in ultimo a Padova. Fece importanti scoperte: corresse e completò molti studi di Vesalio ed effettuò importanti studi nel campo dell'anatomia ginecologica., anche se non pubblicò un’opera voluminosa come il Vesalio e non attribuì grande importanza alle illustrazioni, fu uno degli anatomici più illustri del XVI secolo. I suoi meriti consistono nella descrizione della struttura dell’orecchio, nella correzione al Vesalio intorno al decorso delle arterie cerebrali, nei suoi studi sui muscoli oculo- motori e sui nervi cerebrali e nelle importanti scoperte relative all’apparato riproduttivo.
Le sue Osservazioni anatomiche, che rappresentano il suo lavoro più importante, vennero pubblicate a Venezia nel 1561 ed ebbero una serie di edizioni anche fuori Italia.

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Bartolomeo Eustachio

# Tabulae anatomicae [...], Venezia, 1769.

Nel 1714 il medico G.M. Lancisi scoprì le Tabulae anatomicae di Bartolomeo Eustachio, che decise di dare alle stampe facendole accompagnare da un suo commento. La fedeltà del disegno e l’esattezza dell’osservazione di queste tavole possono essere apprezzate in questa edizione digitalizzata dalla BEIC.
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Gabriele Falloppio

#Observationes anatomicae in Opera omnia, Francoforte, 1584.

In quest'opera Falloppio raccolse tutte i dati anatomici che contrastavano con quanto detto non solo da Galeno ma anche da Vesalio.
Per scrivere le sue Observationes Falloppio effettuò diverse dissezioni su cadeveri umani, e in mancanza di questi, su animali, usati da lui per ricavare dati validi anche per gli studi sull'uomo.