Anatomia ginecologica

La ginecologia presso gli anatomici


  • #

    Berengario da Carpi

    Isagogae breves, Bologna, 1523.

  • #

    Mondino dei Liucci

    Anatomia Mundini [...], Marpurgi, 1541.

  • #

    Mondino dei Liucci

    Anatomia Mundini [...], Marpurgi, 1541.

  • #

    Reigner de Graaf

    De humani corporis fabrica, Venezia, 1568.

  • #

    Reigner de Graaf

    De humani corporis fabrica, Venezia, 1568.

Nel XIV secolo in Italia iniziarono a rifiorire le scienze anatomiche, con importanti conseguenze anche nel campo della ginecologia; un primo esempio è costituito dalla figura di Mondini di Liuzzi, che, nel gennaio e marzo del 1315, sezionò due cadaveri di donna, di cui si servì per dare la descrizione dell’ os uteri e dell’ os tincae nell’Anatomia Mundini.

Ma fu solo nel XVI secolo che si vennero affermando nuove cognizioni anatomiche del corpo umano fondate sulla dissezione di cadaveri, che vennero ad aggiungersi alle vecchie cognizioni dedotte dalla dissezioni di animali.
Questo comportò l’avanzare delle conoscenze anche nel campo dell’anatomia ginecologica: nel '500 Berengario da CarpiBerengario da Carpi, pseudonimo di Jacopo Barigazzi, (1460 circa- 1530) fu un medico italiano, professore a Bologna dal 1502 al 1522. Egli cominciò giovanissimo a esercitare l'arte chirurgica sotto la guida del padre; si occupò anche di chirurgia ostetrico- ginecologica, eseguendo numerosi interventi sull'utero. Tuttavia egli è ricordato per gli studi anatomici, soprattutto del cuore e del cervello. dimostrò che l’utero ha una sola cavità e ne descrisse la posizione; Nicola Massa, che esercitava medicina, chirurgia e anche ostetricia a Venezia, studiò l’anatomia del sistema genitale femminile, descrivendo meglio la posizione dell’utero e la sua struttura muscolare; Andrea VesalioAndrea Vesalio (1514- 1564), fiammingo, discendente da una famiglia di medici illustri di origine tedesca, è considerato l’innovatore geniale degli studi anatomici. La sua carriera medica vera e propria iniziò a Padova, e raggiunse l’apice con la pubblicazione del De humani corporis fabrica, scritto a 29 anni, con cui riuscì a scalzare dalla base le affermazioni anatomiche di Galeno, che tutti consideravano canone indiscutibile. fornì un'accurata descrizione anatomica del bacino e delle ossa che lo compongono.
Molti meriti vanno riconosciuti anche al successore del Vesalio, l'anatomista Realdo Colombo, che descrisse il bacino, gli organi genitali esterni, l’utero e la vagina che continuava ad essere chiamata cervix uteri.
Sempre in questo secolo Bartolomeo EustachioBartolomeo Eustachio (1500 circa- 1574), è stato un anatomista italiano. Dopo aver ottenuto la cattedra di anatomia alla Spaienza, fu il primo ad introdurre negli ospedali di Roma l'autopsia e il sezionamento di cadaveri, studiandone a fondo la struttura, dando rinnovata importanza allo sperimentalismo e all'osservazione. nelle sue Tabulae anatomicae descrisse l’utero e i suoi annessi, l’unione dell’utero con la vagina e la struttura di questo canale, lo sbocco delle trombe nell’utero, la portio vaginalis, la membrana dell’ovulo e i vasi sanguigni genitali.
Nel '500 però le più importanti scoperte nel campo dell'anatomia ginecologica si devono a Gabriele FalloppioGabriele Falloppio (1523- 1562), modenese, iniziò i suoi studi a Ferrara dove fu poi insegnante, li continuò a Pisa e in ultimo a Padova. Fece importanti scoperte: corresse e completò molti studi di Vesalio ed effettuò importanti studi nel campo dell'anatomia ginecologica.: egli scoprì che la vagina non fa parte dell’utero, dimostrò l’esistenza dell’imene, descrisse le tube che portano ancora il suo nome, fece una descrizione esatta delle membrane e dei vasi del cordone ombelicale; descrisse anche le ossa del bacino, che studiò nel feto e poi nell’adulto.

Nel XVII secolo anatomico degno di nota fu Regnier de GraafRegnier de Graaf (1641- 1673), anatomista olandese, deve la sua fama ai suoi studi sull’apparato genitale femminile e maschile e sul processo di generazione; fondamentale fu la scoperta dei follicoli ovarici che portano il suo nome. Le sue osservazioni risultarono decisive per l’affermazione della teoria ovista., celebre per i suoi studi sugli organi genitali e per la scoperta dei follicoli ovarici che portano il suo nome.
Nella seconda metà del XIX secolo la ginecologia assunse caratteristiche ben definite, fino ad affermarsi come disciplina autonoma.
In Italia questo processo si concluse alla fine del XIX secolo grazie a studiosi come Malachia De CristoforisMalachia De Cristoforis (1832- 1915) è stato medico e politico italiano, deputato e senatore al Senato del Regno d'Italia. Egli lavorava come medico nell'ospedale Maggiore di Milano, nel reparto dedicato alle donne incinte, partorienti, puerpere e nutrici. Grazie alle sue numerose pubblicazioni scientifiche, la prima delle quali fu la dissertazione di laurea Delle deviazioni uterine e della loro cura meccanica (Pavia 1856), diede prova delle sue capacità, frutto dell'esperienza fatta presso l'Ospedale milanese., autore del primo trattato di ginecologia in lingua italiana, e Luigi Mangiagalli Luigi Mangiagalli (1849- 1928) fu un ginecologo e un ostetrico italiano. Fondò diverse istituzioni a Milano fra cui gli Istituti Clinici destinati alla formazione specialistica dei medici laureati e la Clinica ostetrico- ginecologica. Fu grazie ad un progetto di Mangiagalli che nel 1923 a Milano venne costituita l’Università degli Studi, di cui egli fu il primo rettore. Mangiagalli fu inoltre senatore e sindaco di Milano..
In ogni caso i capitoli più interessanti della storia della ginecologia sono stati scritti da ostetrici che si sono occupati di spostamenti uterini, gravidanza extrauterina, tubercolosi genitale, delle cause e della cura della sterilità nella donna, e di molti altri argomenti.
In Italia, in Germania, in Austria, in Russia, ostetricia e ginecologia sono stati condensati in un'unica cattedra, la clinica ostetrica-ginecologica, di importanza fondamentale per l'insegnamento medico-chirurgico.

#

Berengario da Carpi

#Isagogae breves, Bologna, 1523.

Le Isagogae breves costituiscono uno scorrevole compendio illustrato di medicina in cui Berengario condensò tutte le sue conoscenze anatomiche.
Berengario si occupò anche di chirurgia ostetrica e ginecologica, eseguendo interventi sull'utero per curarne il prolasso, praticando il taglio cesareo e compiendo importanti osservazioni.
Vai al libro...

#

Reigner de Graaf

#De mulierum organis in Opera omnia, Leida, 1677.

De Graaf condusse notevoli ricerche sull'apparato genitale femminile e maschile, ma la scoperta che lo rese celebre fu quella dei follicoli che ancora adesso portano il suo nome. Benché avesse attribuito ai follicoli una funzione errata, diede un notevole contributo nella ricostruzione delle modalità di riproduzione dei mammiferi.

#

Gabriele Falloppio

#Observationes anatomicae, Venezia, 1561.

Nelle Observationes è esemplare la descrizione degli organi riproduttivi femminili. Falloppio scoprì i dotti seminali (meatus seminarii) e descrisse in maniera magistrale le tube uterine, note tuttora come trombe di Falloppio per la loro particolare conformazione che le rende simili alle trombe da guerra.

#

Andrea Vesalio

# De humanis corporis fabrica, Venezia, 1568.

Gran parte della fama del De humani corporis fabrica di Vesalio è dovuta alle tavole illustrate. Nel 1555 Andrea Vesalio pubblicò una versione riveduta e ampliata della Fabrica dal momento che aveva avuto modo di analizzare con maggior attenzione i corpi femminili, soprattutto di donne incinte.