Le sabbie immobili

  • copertina di Le sabbie immobili sia nell’edizione Il Mulino (1989) sia nella successiva ristampa Mondadori (2007) copertina di Le sabbie immobili (Il Mulino, 1989). A destra la ristampa Mondadori del 2007
  • indice del volume con diverse correzioni a penna blu e verde indice del volume con diverse correzioni a penna blu e verde
  • indice del volume con evidenti correzioni a matita indice del volume con evidenti correzioni a matita
  • prima idea di titolo: Repertorio italiano, poi corretto in Le sabbie immobili prima idea di titolo: Repertorio italiano, poi corretto in Le sabbie immobili
  • elenco di correzioni da apportare con le relative pagine elenco di correzioni da apportare con le relative pagine
  • Anti-Sayings, traduzione inglese degli antidetti Anti-Sayings, traduzione inglese degli antidetti
  • l’originale rubrica Microcomico riadattata per il volume l'originale rubrica Microcomico riadattata per il volume

Satire pungenti sulla società italiana, letteraria e non solo. Satire incisive su un linguaggio sempre meno aderente alla realtà e alle cose.

Raccolta di scritti satirici corrosivi che attaccano i costumi della società italiana e il linguaggio che li esprime. Una critica al mondo letterario per smuovere le paludose acque dell’establishment culturale ed editoriale.

Una denuncia di vizi e conformismi linguistici che usa come armi severe note di costume e geniali giochi verbali, capaci di mettere in crisi modi di dire e di sentire. «Una radiografia in chiave satirica della nostra situazione politico-culturale», irridente e graffiante a tal punto da meritare il Premio Satira Politica Forte dei Marmi (1992).

Si tratta, ogni modo, di scritti già apparsi tra il 1978 e il 1991 soprattutto nelle pagine del Corriere della Sera, ma anche in altri giornali e riviste come La Stampa, Europeo, Mondo Operaio, Illustrazione italiana, Wimbledon e Panorama. Testi che, salvo qualche eccezione, hanno subito solo lievi ritocchi stilistici e lessicali prima di confluire in questo volume.

Testi di natura diversa che vanno dagli attacchi al lessico della critica, «infarcito di stereotipi semicolti e aggettivi orecchiati», alla sezione del microcomico in cui si mostra il vero e proprio baratro creatosi tra parole e cose. Anche se il punto di forza appaiono essere gli antidetti (già apparsi nel 1984), motti e aforismi satirici che giocano sull’antifrasi per smentire i luoghi comuni piú abusati. Per far questo puntano tutto sul rovesciamento semantico, dimostrando che l’efficacia dell’aforisma non dipende dai contenuti ma dalla sua struttura binaria e antitetica che da un’illusoria sensazione di verità. Motti e aforismi talmente riusciti da essere apprezzati anche fuori dall’Italia ottenendo traduzioni in tedesco, spagnolo, inglese e francese.