L’isola volante
Coinvolgente zapping letterario che, di saggio in saggio, propone letture e riflessioni, mette in rilievo le storture del linguaggio e della società, il degrado del gusto e del costume.
Raccolta di 42 saggi che spaziano dalla lettura critica di opere letterarie alla riflessione etica e civile su temi di interesse comune. Una proposta delle proprie letture e delle proprie riflessioni intellettuali, una critica per nulla velata alla società e al mondo contemporaneo. Un modo per proseguire la strada tracciata dal Giardino delle Esperidi, dando però piú spazio ai temi extra letterari, alla crisi del linguaggio e alle divagazioni.
Siamo di fronte ad un lettore miscellaneo ed esigente che, attraverso un intelligente zapping letterario, «legge per noi quel grande libro che è la società italiana». E lo fa con piglio ironico e grande acume, con una satira pungente che attacca il degrado inarrestabile del linguaggio. Un linguaggio ormai delirante, sommerso da eufemismi fuorvianti, anglismi e burocratese. Un degrado generalizzato che coinvolge anche il gusto ed il costume, «che rende sempre piú simpatico il modesto, il volgare, il mediocre. Perché in lui ci riconosciamo piú facilmente». Una folle corsa verso il basso che impone ovunque «modelli sempre piú bassi e sempre piú rassicuranti», un progressivo imbarbarimento che solo un nuovo linguaggio responsabile ed inventivo può contrastare.
Si tratta ogni modo di articoli e saggi scritti tra il 1984 e 1994, pubblicati soprattutto nelle pagine del Corriere della Sera, ed in misura minore in Panorama, Informazione Bibliografica, Realtà Nuova. Testi sottoposti a tagli, aggiunte, sostituzioni lessicali. Un’ampia rielaborazione appositamente curata per il nuovo progetto compositivo. Un volume innovativo che non assomiglia per niente ad una raccolta di pagine già scritte, un volume con una sua specifica identità a cavallo tra saggio e racconto.