Grandi autori

Le raccolte enciclopediche


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    Aristotele

    Aristotelis opera omnia [...] , Basilea, 1531.

Una raccolta enciclopedica è un'opera letteraria che organizza e raccoglie lo scibile umano in tutti i settori o in un determinato campo, scritta con la volontà di rispondere a una cultura che aspira ad una conoscenza onnicomprensiva del sapere.
Le opere enciclopediche esistono da più di duemila anni e la più antica ad essere arrivata a noi è l’Historia naturalis ("La storia della natura"), scritta nel I secolo da PlinioGaio Plinio Secondo, conosciuto come Plinio il Vecchio (23 d.C.- 79 d.C.), fu uno scrittore latino. La sua opera più famosa è la Naturalis historia, raccolta enciclopedica che venne consultata con venerazione nei secoli successivi, che ad oggi rimane fondamentale per la comprensione delle conoscenze scientifiche nell'antichità. : essa costituì un canone nell’ambito delle scienze naturali, fino a quando non si arrivò all’osservazione e al metodo sperimentale.
Nel Fondo Alfieri sono conservate ben 59 edizioni dell'Historia naturalis, fra cui il famoso incunabolo del 1476, stampato a Venezia da Nicolas Jensen, in cui i bellissimi capilettera sono realizzati in oro zecchino.

Da opere di questo tipo emerge una concezione che si ebbe a lungo delle discipline scientifiche, che posa sulla filosofia della natura, ambito in cui è frequente trovare delle raccolte enciclopediche.
Parlo per esempio del corpus aristotelico: AristoteleAristotele (384- 83 a.C.- 322 a.C.) fu uno dei più grandi filosofi dell'antichità. La sua attività di ricerca prevedeva studi di metafisica, fisica, biologia, etica, psicologia, retorica e logica. Con le sue opere venne a creare una vera e propria enciclopedia del sapere. infatti è presente nel Fondo con 17 edizioni differenti.
Una delle più famose opere enciclopediche di Aristotele è la Physica: opera in 8 libri che tratta della natura, delle nozioni di corpo, movimento, spazio e tempo.
Altre opere famose di Aristotele sono il De celo et mundo, in 4 libri, in cui parla del mondo, della sua composizione, della sua eternità, degli astri e loro moti, e della terra; i quattro libri della Meteorologia, in cui si occupa dei pianeti, delle comete, delle meteore, dei metalli, dei minerali; il De generatione & corruptione, opera in due libri in cui riflette sull'origine dei quattro elementi e dei diversi stati della materia (caldo e freddo, umido e secco, ecc.).
A queste opere si affianca l'Historia animalium, un'opera di zoologia che si articola nei seguenti libri: il De motu animalium, il De partibus animalium, e il De ingressu animalium, tutti trattati scritti a partire da dati biologici e zoologici.

Questo gusto per l’enciclopedismo, con la diffusione della stampa e l’allargamento degli orizzonti geografici, produsse problemi di riorganizzazione e riclassificazione di nuovi dati, come nuove specie di piante, animali, minerali, etc.

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Aristotele

#Aristotelis opera omnia [...], Basilea, 1531.

L'Opera omnia di Aristotele è, in questa edizione, tradotta e curata da Erasmo da Rotterdam.
In quest'edizione sono presenti le più importanti opere di Aristotele, come il De historia animalium, il De coelo, il De generatione & corruptione, etc.

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Plinio

#Historia naturale di G. Plinio Secondo [...], Venezia, 1603.

L'Historia naturalis è costituita da 37 libri: il primo offre una panoramica degli argomenti trattati, negli altri Plinio parla di antropologia, botanica, geografia, zoologia, mineralogia e storia dell'arte.