Grandi autori

I classici della storia della medicina in Oriente


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    Al- Razi

    Almansorem, Venezia, 1560.

Anche il mondo orientale, fra il I e il secondo II millennio, godette di un intenso fervore culturale. La tradizione scientifica dell’antichità greco-romana ricompare nei meravigliosi codici orientali e così verrà riconsegnata all’Occidente medievale.
In questo arco di tempo godono di enorme fortuna le opere di autori del calibro di Al- Razi, Avicenna, Avenzoar e Averroè.

Al- RaziAl-Rāzī, Abū Bakr Muḥammad ibn Zakariyyā (864- 925 o 935), fu un filosofo, alchimista, medico, musulmano persiano. È stata una delle personalità più originali nel panorama filosofico dell’islam. È tuttora considerato uno dei più grandi alchimisti: i suoi scritti sono rimasti in uso per oltre dieci secoli., conosciuto nel mondo latino con il nome di "Rhazes", era noto in Occidente come un grande medico: le sue opere mediche, in cui si fece portavoce di una visione laica del sapere, furono infatti più apprezzate di quelle filosofiche, anche in Oriente.
Nelle sue opere fu il primo a dare una descrizione del vaiolo, di cui descrisse i sintomi, la patologia e il trattamento, e fu il primo a scrivere un trattato sull'asma allergica.

Sempre nel I millennio altra personalità di rilievo fu quella di AvicennaAbū ῾Alī Ibn Sīnā (980- 1037), conosciuto in Occidente con il nome di Avicenna, fu un medico, filosofo, matematico e fisico persiano. E' tuttora considerato la personalità più notevole del mondo orientale., che, in ambito medico, viene ricordato per il Canon medicinae, il testo a stampa più riprodotto dopo la Bibbia, e uno dei libri di medicina più letti sia in Oriente sia in Occidente.
Il Canone costituisce un'opera di riordino delle dottrine mediche di Ippocrate, Galeno e Aristotele, motivo per cui non fornisce un vero e proprio progresso nella storia della medicina. Fondato su vasta cultura più che su osservazioni personali, il Canone fu un testo autoritario che contribuì a rafforzare, fino al XVI secolo, le dottrine imperanti.

Arrivando al II millennio d.C. bisogna parlare di AvenzoarAbū Marwān ibn Zuhr (1090- 1162), conosciuto in Occidente come Avenzoar, medico e chirurgo arabo, fu autore di numerose opere che, attraverso traduzioni ebraiche e latine, esercitarono notevole influenza sulla medicina europea sino al XVII secolo. : la sua opera principale è il Kitāb al-Taysīr fī l-Mudāwāt wa al-tadbīr, noto in Occidente come Rectificatio medicationis et regiminis; la versione originale in arabo del testo è stata persa, ma il suo contenuto è sopravvissuto in ebraico e in diverse traduzioni latine.
Avenzoar fece diverse scoperte: fu il primo a testare i farmaci sugli animali prima di somministrarli agli esseri umani, fu il primo a descrivere nel dettaglio la scabbia e a fornire una descrizione completa del funzionamento della tracheotomia e a spiegare come praticare l'alimentazione diretta attraverso l'esofago.
Molti dei suoi libri furono tradotti in latino ed ebraico ed erano molto richiesti in Europa fino alla fine del Settecento.

Suo illustre contemporaneo, AverroèAbū l-Walīd Muhammad ibn Ahmad Muhammad ibn Rushd, conosciuto come Averroè (1126- 1198), fu un filosofo, medico e matematico arabo. Le sue opere sono famose per sostenere l'indipendenza dei dogmi di ragione da quelli di fede, l'eternità della materia e del mondo, la negazione dell'immortalità dell'anima individuale., scrisse due opere di medicina fondamentali, il Kitāb al-Kulliyyāt fī al-Tibb (nota in Occidente come Colliget), e il Kitāb al-taysīr fī al-mudāwāt wa l-tadbīr. In questi testi Averroè si occupò di diversi argomenti medici, fra cui la dissezione e l'autopsia, contraddicendo la posizione religiosa di chi condannava queste pratiche.

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Al- Razi

#Practica seu commentaria[...] Venezia, 1560.

Al-Kitāb al-Manṣūrī è una delle opere mediche più famose di al-Razi, qui tradotta da Giovanni Matteo Mediolanense come "Almansorem".
Quest'opera comprende 9 capitoli ed è diventato uno dei manuali medici medievali più letti in Europa; il nono capitolo, sulle terapie, fu spesso diffuso come trattato a sè stante, con il titolo Liber Nonus annuncio Almansorem. Il trattato è stato tradotto in latino per la prima volta da Gerardo da Cremona.
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Avenzoar

#Incipit liber theicrisi dahalmodana vahaltadabir [...], Venezia, 1490.

Quest'opera, conosciuta come Rectificatio medicationis et regiminis, ossia "Il libro della semplificazione dei trattamenti e della dieta", si dice sia stata scritta su suggerimento di Averroè , che ha elogiato il libro nella sua enciclopedia medica.
Questo libro descrive come preparare medicine e diete, fornisce descrizioni cliniche delle malattie, e parla di procedure chirurgiche come la tracheotomia.

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Averroè

#Colliget Averrois totam medicinam [...], Venezia, 1549.

Il Kitāb al-Kulliyyāt fī al-Tibb, in latino tradotto come "Colliget", costituisce un manuale completo di medicina in sette libri, dei quali il primo espone l'anatomia del corpo umano; il nome deriva da una storpiatura del primitivo "Colliet", trascrizione, in base alla pronuncia arabo-spagnola, del titolo arabo al-Kulliyyāt ("generalità").
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Avicenna

#Liber canonis De medicinis [...], Venezia, 1562.

Al-Qānūn fī -ṭibb tradotto come "Il canone di medicina", fu, in medicina, l'opera maggiore di Avicenna.
Stampato nel testo arabo per la prima volta a Roma nel 1593, il Canone fu assai studiato nel Medioevo nella versione latina tradotta da Gherardo da Cremona (del XII secolo).