Nel 1919 il premio Nobel per la fisica andò al tedesco Johannes Stark, per il suo contributo agli studi nell’ambito della fisica quantistica. Il Nobel per la medicina fu assegnato invece al batteriologo belga Jules Jean Baptiste Vincent Bordet, per i suoi studi di immunologia: coltivando per primo il germe della pertosse, aprì la strada all’individuazione del vaccino per questa malattia. Il premio Nobel per la letteratura fu conferito, infine, al poeta svizzero Carl Spitteler, per il suo poema epico allegorico in versi alessandrini Olympischer Frühling, in cui interpretò i miti greci alla luce di un concetto più moderno (e pessimistico) dell’Universo. Nonostante il suo temperamento riservato, Spitteler sostenne apertamente la neutralità della Svizzera durante la Prima Guerra Mondiale, e questo gli costò lo sdegno del pubblico tedesco e austriaco.
Nobel Prizes del 1919
In 1919 the German physicist Johannes Stark received the Nobel Prize in Physics for his work in the field of quantum mechanics. The Nobel Prize in medicine that year went to the Belgian microbiologist Jules Jean Baptiste Vincent Bordet, for his progress in immunology: he isolated and identified the bacteria causing whooping cough, opening the way to the development of a vaccine. The Swiss poet Carl Spitteler was awarded the Nobel Prize in Literature “in special appreciation of his epic, Olympian Spring”. In the allegorical poem Olympischer Frühling, Spitteler gave a pessimistic interpretation of the universe through a modern reading of the Greek mythology. Spitteler defended the neutrality of his country during the First World War; this caused the disdain of some of his German and Austrian audience.
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