È all’interno de Il Tempo ritrovato (Le Temps retrouvé), ultimo volume della sua opera, che Marcel Proust scrisse: “Solo attraverso l’arte possiamo uscire da noi, sapere cosa vede un altro di un universo che non è lo stesso nostro e i cui paesaggi rimarrebbero per noi non meno sconosciuti di quelli che possono esserci sulla luna”. Il Moonshine del 1919 di Paul Klee esprime in forme astratte, essenziali, talvolta ridotte a linee e campiture colorate, questa ricerca della realtà. Per Paul Klee, eminente rappresentante dell’astrattismo, che si occupò di musica, poesia e pittura, l’arte non è riproduzione della realtà, ma un discorso su di essa, un modo per comprenderla e costruirla.
Paul Klee, Moonshine
In the last volume of In Search of Lost Time (À la recherche du temps perdu), Finding Time Again (Le Temps retrouvé), Marcel Proust wrote: “Only through art we can leave our own selves and see what others can see, admire those sceneries so unknown to us as the landscape of the Moon”. Paul Klee research of the truth in art is expressed in the 1919 painting Moonshine: abstract and essential forms, sometimes just lines and surfaces. Paul Klee, one of the greatest exponents of abstractionism, was interested in painting, music, and poetry; in his view, art was not a reproduction of reality, rather, a discourse about reality, a way to understand and build it.
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