Brunetto Latini
Sovra tutto ’l sabbion, d’un cader lento,
piovean di foco dilatate falde,
come di neve in alpe sanza vento.
(Inferno, XIV, 28-30)
e chinando la mano a la sua faccia,
rispuosi: “Siete voi qui, ser Brunetto?”
(Inferno, XV, 39-30)