Testi per medici

Medici specialisti in ostetricia


  • #

    Louis Baudelocque

    Elementi dell'arte [...], Napoli, 1788.

Nel Settecento si ridusse la distanza fra i medici e i chirurgi: questi ultimi infatti erano sempre stati considerati di un rango professionale inferiore poiché impegnati in operazioni meccaniche e non in considerazioni teoriche; inoltre l’apprendistato per i chirurghi prevedeva un’istruzione medica in volgare non un corso in latino in università.
Nel XVIII secolo a Parigi ci fu l’ascesa della scuola chirurgica parigina di Saint- Come, che ebbe influenza anche sulla scuola chirurgica italiana, soprattutto su quella fiorentina e veneta.
L’ascesa della figura professionale del chirurgo comportò quasi subito la specializzazione dei chirurgi nel campo dell’ostetricia e di conseguenza ebbe inizio il “mascolinizzarsi” dell’assistenza al parto, fino ad allora territorio delle levatrici e delle “commari”.
Questo comportò il moltiplicarsi dei trattati in volgare di arte ostetricia soprattutto ad opera dei chirurghi francesi: Emilio Alfieri nella sua biblioteca conservò all’incirca una ventina di “Arts” o “Pratiques des accouchemens” di chirurghi francesi come Badelocque, Carrière, Deleuyre, Dionis, Gilles de la Tourette, Icard, La Motte, Levret, Mesnard, Peu, Portal, Raulin, Sue, Telinge, Viardel, e Mauriceau (forse il più diffuso).
I testi contenenti indicazioni per il parto smisero di essere rivolti solo alle levatrici ma iniziarono ad essere scritti anche per essere letti da medici, come L’arte des accouchements di Louis BaudelocqueJean- Louis Baudeloque (1746- 1810) fu un ostetrico francese ed ebbe la fama di essere ritenuto il più grande ostetrico dei suoi tempi per le numerose tecniche innovative da lui introdotte. Il suo manuale per le levatrici e il suo trattato per i medici furono ritenuti un modello per questo genere per molto tempo. Dal 1798 fu direttore del nuovo ospedale della Maternité a Parigi., un trattato per i medici ricordato per l’ordine e la completezza.

Con l’"accademizzazione" del parto si creò la necessità di avere dei luoghi dove ricoverare le partorienti per dare modo ai medici di imparare e sperimentare: nell'Ottocento infatti iniziarono a diffondersi le “Maternità” negli ospedali delle grandi citta, dove iniziarono ad affermarsi medici specializzati nel campo dell'ostetricia, facendola diventare una disciplina scientifica, accompagnata da testi di riferimento, come il Trattato di ostetricia e ginecologia (XIX sec) di Alessandro CuzziAlessandro Cuzzi (1849- 1895) fu un ginecologo e professore nelle università di Modena, Catania e Pavia, dove fondò la prima clinica ginecologica di tutta Italia. Ricordato per il suo Trattato di ostetricia e ginecologiacontinuato, dopo la sua morte, dal suo allievo E. Pestalozza., il Trattati di ginecologia e il Trattato di ostetricia (XX sec) di Innocente ClivioInnocente Clivio (1862- 1954), medico e chirurgo, docente in clinica ostetrica e ginecologica, fu autore di numerosi studi e ricerche sulla fisiologia e sulla patologia della gravidanza e in vari campi della ginecologia., e il Trattato di ostetricia (XX sec) di Innocente Clivio ed Emilio Alfieri.
Nonostante l'ostetricia stesse progredendo sotto la guida di medici specialisti bisogna comunque specificare che nella prima metà del XX secolo la maggior parte delle donne partoriva ancora a casa.