Voci popolari e voci dotte
La lingua delle acque presenta un patrimonio ricchissimo di voci di origine popolare e talora dialettale; talvolta, queste voci sono tra loro collegate in modo organico. I fiumi ad esempio, vuoi per suggestione della mitologia classica, vuoi per la forza innata della fantasia popolare, sono immaginati come esseri viventi: hanno una Pelle e un Pelo, un Filone centrale, una Bocca, un Letto con le Sponde e una tendenza fisiologica al Rigurgito quando incontrano ostacoli. Questi termini vengono ripresi e utilizzati dagli specialisti con una precisione tale da far quasi pensare ad una loro origine dotta.
Più spesso, però, le voci popolari si affiancano o sono integrate da quelle dotte, la cui storia si può seguire con maggior precisione nel tempo. Alcune voci di origine latina sono transitate nell’italiano senza soluzione di continuità, affiancate però da sinonimi di origine volgare: è il caso delle coppie Alveo–Letto e Ripa–Sponda. La voce popolare tende a prevalere nell’uso comune, senza peraltro sopprimere quella colta e la lingua italiana ne è arricchita.
In altri casi, le antiche voci latine sono sostituite nell'uso comune da voci del volgare, in seguito affiancate da neologismi dotti, coniati dagli Idraulici. Per esempio, la corrosione delle ripe viene combattuta costruendo un Riparo trasversale, che devia il filone della corrente ed è inizialmente chiamato con nomi che richiamano la forma di altri oggetti (Pennello, Pignone, Sperone, ecc.). Dopo vari tentativi, da parte degli idraulici, di coniare neologismi che esprimessero in modo efficace l’azione di questo manufatto (Obice, Ostacolo, Resistente), all’inizio dell’Ottocento nasce un’azzeccata voce neolatina (Repellente), che riesce ad affermarsi fino ai giorni nostri, senza peraltro annullare le più antiche voci popolari.
Può capitare che un neologismo colto, nato nell’ambito della lingua delle acque, si diffonda in seguito in altri campi. E’ il caso del Tachimetro idraulico, neologismo di origine greca, come si usava nella lingua scientifica, coniato all’inizio dell’Ottocento per indicare una numerosa famiglia di dispositivi utili a misurare la velocità della corrente nei corsi d’acqua, in precedenza chiamati semplicemente “macchinette”. Accanto al neologismo per indicare la famiglia, continuano ad essere utilizzati i vecchi nomi dei singoli dispositivi di misura (ad esempio la palla a pendolo di Guglielmini, l’asta ritrometrica di Bonati), finché il progresso tecnologico li cancella, sostituendoli con un’unica tipologia (il mulinello idrometrico).
Alcune parole colte contribuiscono a formare un vero e proprio vocabolario tecnico, comprensibile solo agli esperti. E’ il caso del Battente, che indica l’altezza dell’acqua sul bordo superiore delle bocche di consegna agli utenti. Introdotto dagli ingegneri d’acque milanesi, è utilizzato da Leonardo, che lavora al servizio del Duca di Milano e alla fine si affermerà presso tutti gli idraulici italiani. All’inizio dell’Ottocento, Romagnosi afferma che esso è ben noto ai contadini, ma non ai loro avvocati e forse è ancor oggi così.
Altre parole coniate dagli idraulici italiani sono col tempo abbandonate. Per qualificare lo stato di riempimento dei corsi d’acqua, a seguito delle precipitazioni atmosferiche, la voce più antica del volgare italiano è Piena, affiancata nel Cinquecento dalle voci dotte Escrescenza e Decrescenza, che indicano rispettivamente i processi d’aumento e successiva diminuzione di livelli e portate. Per quanto molto pertinenti, queste ultime voci sono abbandonate nel Novecento, quando, di pari passo con la lingua letteraria, s’impoverisce anche la lingua parlata degli idraulici italiani.
Il medesimo progressivo impoverimento produce un altro fenomeno, ossia la sostituzione di una voce colta con un’altra meno pertinente. Nel corso di molti secoli, gli idraulici italiani hanno utilizzato la coppia di voci Influente–Recipiente, per indicare il fiume secondario (o tributario), che entra nel fiume principale (o reale). La coppia Fiume reale – Fiume tributario, d’origine feudale, un tempo comprensibile a tutti, sarebbe oggi chiaramente anacronistica; perciò è sopravvissuto soltanto il secondo termine (Tributario). Il sinonimo storico di Tributario, ossia Influente, era un termine molto preciso, derivato dall’uso latino (significa “che scorre dentro”); nella seconda metà dell’Ottocento, esso è stato prima affiancato e poi sostituito da Affluente, che è meno preciso (significa “che scorre verso”).
Nell'opera intitolata Aquarum fluentium mensura nova methodo inquisita, Bologna 1690-1691, Domenico Guglielmini illustra il funzionamento della palla a pendolo, il più antico pendolo idrometrico, mostrandolo in un disegno (riconoscibile nella figura 12 dell'immagine). La palla a pendolo è sospesa ad un filo sottile nelle mani dell’operatore, che legge su un quadrante l’angolo di deviazione del filo dalla verticale. Una spiegazione dettagliata del suo funzionamento si legge ne La Lingua delle acque, p. 403.