Una nuova forma di letteratura

Fra il XVI e il XVII secolo i Gesuiti avviarono e consolidarono l’attività missionaria e di cristianizzazione della Cina e del Giappone. Risultato collaterale di questa operosità fu la produzione di un’interessante e nuova forma di letteratura, che tentava di fornire una descrizione obiettiva e attenta di usi, costumi e cultura di quelle popolazioni.

Figura di spicco di queste attività fu Matteo Ricci (1552-1610), che visse e operò in Cina dal 1582 al 1610, anno della morte. Profondo conoscitore della cultura cinese, si adoperò per diffondere presso i dotti di quel popolo la scienza occidentale.

Il De Christiana Expeditione apud Sinas suscepta ab Societate Iesu fornisce notizie sulla spedizione dei Gesuiti in Cina e riporta informazioni precise e aneddoti sul paese, i suoi abitanti, la sua cultura, le sue città. Il testo è una versione rivista e arricchita dei diari di Ricci, pubblicati postumi per le cure di Padre Nicolò Trigauzio.

De Christiana Expeditione apud Sinas suscepta ab Societate Iesu, Lyon, 1616, frontespizio