Descrizione dell’India

Caratteristica de Il Milione è la presenza simultanea di elementi autoptici, tipici del genere della relazione di viaggio mercantile, e altri favolosi, probabilmente attinti dalla letteratura classica o medievale. In molti casi non è agevole distinguere fra le notizie inventate e quelle vere, come nel caso del brano tratto dalla descrizione dell’India:

Qui [in India] ci sono molti sapienti filosofi, di quella filosofia che mette in grado gli uomini di conoscere le cose secondo quello che vedono. Essi si fidano degli àuguri più di tutti gli altri uomini, e ne sanno di più, perché molte volte rinunciano a un viaggio per uno starnuto o per aver visto un uccello. Inoltre, non appena nasce un bambino, si prendono nota del tema natale, perciò vi sono molti astrologi e indovini. Sappiate anche che in tutta l’India i loro uccelli sono diversi dai nostri, tranne le quaglie e i pipistrelli, che sono grandi come astori [falchi] e neri come il carbone. Inoltre danno ai cavalli parecchia carne cotta con il riso e molte altre cose cotte.

Questa parte dell’opera non si trova nell’incunabolo, ma è stata riprodotta nell’edizione completa presente nella collana “Scrittori d’Italia”.

Il Milione, Bari, 1928, frontespizio