La Cronaca della città d’Este

La Cronaca della città d’Este è una delle pochissime cronache cittadine in lingua vernacola di epoca rinascimentale. Si tratta di un’opera molto breve: 18 capitoli, in sole dodici carte, raccontano in modo sintetico la storia della città dalla fondazione ai primi del Quattrocento.

Al momento della pubblicazione, Este era un dominio veneziano e il racconto si conclude infatti con la sottomissione della città alla Serenissima. L’autore è presumibilmente Girolamo d’Este, sacerdote, poeta e storiografo vissuto a cavallo tra Quattro e Cinquecento.

In apertura i versi latini in lode della città; in chiusura un componimento poetico su Francesco Petrarca e i versi noti come l’Epitaffio dell’Ermafrodito.

Nel catalogo della Biblioteca Digitale Beic è presente la prima e unica edizione dell’opera. Si ipotizza che la Cronaca sia frutto del lavoro di un piccolo stampatore che ha utilizzato i materiali tipografici di Boneto Locatello, il quale, nella sua produzione, stampò pochissima letteratura in volgare.

Girolamo d’Este, Cronaca della città d’Este, [Venezia, Boneto Locatello, 1490-1503], occhietto