Il Fondo Emilio Alfieri
La collezione ad APICE

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    Fondo Alfieri

    Centro Apice

Il Fondo Alfieri costituì il primo nucleo attorno al quale, nel 2002, si è costituito il Centro APICE (Archivi della Parola, dell'Immagine e della Comunicazione Editoriale).
Il fondo è stato catalogato e sistemato secondo l’originaria suddivisione operata da Alfieri e comprende quattro grandi categorie: il Fondo antico (segnatura ALF.ANT), il Fondo moderno (segnatura ALF.MOD), le Miscellanee (segnatura ALF.MOD.MG, ALF.MOD.MO, ALF.MOD.MV) e i Periodici (segnatura ALF.PER).

Il Fondo antico è la parte della collezione più varia ed articolata, con oltre 2.000 edizioni e 900 autori che contribuiscono a rappresentare le basi della storia della medicina e offrono inoltre una panoramica dell’evoluzione della cultura e della scienza dall’antichità fino alla prima Età moderna.
Da questi volumi emerge una primitiva visione delle scienze mediche, basate anticamente sulla convergenza di medicina, teologia e filosofia della natura.
Nel fondo antico sono numerosi i testi di oggetto medico: sono infatti presenti ben 214 opere di anatomia, 88 studi di chirurgia, 65 trattati di farmacopea, una quarantina di fisiologia e 92 di patologia.
Consistente anche la sezione ginecologica con 46 opere di ginecologia e 250 di ostetricia, di cui 30 di ostetricia popolari, quali istruzioni alle levatrici e consigli alle partorienti. Nel fondo antico trovano collocazione anche titoli di storia della medicina e libri riguardanti la condizione femminile nella società.

Nella parte moderna del fondo si trovano più di 3.000 edizioni, rispondenti più strettamente agli interessi professionali ed accademici di Alfieri : le opere di oggetto medico sono 1.543, mentre 1.424 riguardano altre tematiche. Fra i volumi di argomento medico ci sono trattati di anatomia, manuali di ginecologia e ostetricia, testi di patologia, oncologia, chirurgia, radiologia, farmacologia, medicina del lavoro, medicina legale, medicina sociale, psicologia, psichiatria e psicopatologia sessuale.
In questa parte del Fondo è inoltre presente pressoché la totalità dei libri di testo per la formazione delle levatrici adottati in Italia nell'Ottocento, secolo in cui iniziò il periodo scientifico dell’ostetricia.
Particolarità della collezione moderna è una sezione dedicata all’iconografia della donna, alle biografie femminile e alle questioni riguardanti la maternità.

Le miscellanee sono composte per la maggiore da opuscoli ed estratti di materia medica, al cui interno è possibile individuare una sezione dedicata alla ginecologia; è presente anche una sezione dedicata all’ostetricia, comprendente esclusivamente materiale relativo al meccanismo del parto, al feto, e a eventuali interventi chirurgici.
Fra le miscellanee sono presenti anche dei titoli che non trattano temi propriamente medici: si tratta di opuscoli relativi alla storia della medicina, a personaggi storici, alla condizione della donna nella società, a problemi di sessuologia femminile e sessuologia matrimoniale, e alla commemorazioni di colleghi defunti.
Fra le miscellanee trovano collocazione anche 3 collane: Curiosità mediche nella scienza e nell’arte, Medicina etiopica e Varietà mediche.

I periodici appartenenti al Fondo Alfieri sono 143, di cui 125 italiani e diciotto stranieri (scritti in francese, tedesco, inglese, portoghese, spagnolo, olandese e rumeno).
Fra le riviste sono cinquantotto a trattare diversi aspetti della medicina, come l’oncologia, la pediatria, la maternità, l’igiene sessuale e le cure termali, mentre 9 riviste trattano specificatamente di ostetricia, 24 di ginecologia e 27 di entrambe le discipline.
Fra le riviste settoriali le tre più antiche sono: Annali di ostetricia, ginecologia e pediatria, Archivio di Ostetricia e ginecologia e Arte ostetrica.