Gli Alpini

L’8 luglio 1919, su iniziativa di un gruppo di reduci della Prima Guerra Mondiale, fu costituita l’Associazione Nazionale Alpini. Nel settembre del 1920 venne organizzata la prima Adunata nazionale. La manifestazione da allora si è regolarmente ripetuta ogni anno; fu sospesa solo durante il secondo conflitto mondiale. L’Associazione da sempre tramanda le tradizioni degli Alpini e ne promuove le imprese: gli Alpini rappresentano l’amor di Patria, la solidarietà e il senso del dovere. Questi valori sono stati messi in pratica in numerose circostanze, nazionali e internazionali, su fronti militari e civili. L’Adunata nazionale del Centenario si è svolta a Milano il 12 maggio 2019.

Alpini

A group of survivors of the First World War, which had ended just months before, established on the 8th of July the Associazione Nazionale Alpini. The Alpini are Italian infantry corps specialised in mountain warfare and their contribution had been of great importance during the war. In September 1920 the association organised the first gathering. Since then, with the exception of the years of the Second World War, this event has taken place every year.

The Alpini represent patriotism, solidarity and sense of duty: these values are put into practice in many national and international, civil and military circumstances. On the 12th of may 2019 the gathering celebrating the first hundred years of the Associazione has taken place in Milan.

La Croce Rossa e Mezzaluna Rossa

Nel 1859, il filantropo svizzero Jean Henry Dunant rimase particolarmente colpito dall’inadeguatezza dei soccorsi e dal trattamento dei prigionieri di guerra durante la battaglia di Solferino. Nel 1863, insieme ad altri quattro cittadini svizzeri, creò il Comitato ginevrino di soccorso dei militari feriti, comunemente chiamato Comitato dei cinque. Fu proprio in questo contesto che Dunant sostenne, a livello internazionale, la neutralità del ferito e del personale volontario, nonché l’imparzialità delle attività del soccorso. Nello stesso anno il Comitato dei cinque organizzò a Ginevra la Conferenza Internazionale per la firma della Prima Carta Fondamentale: documento che conteneva le risoluzioni che avrebbero definito funzioni e mezzi dei Comitati di soccorso. Nacque così il Movimento Internazionale della Croce Rossa e si posero le basi per la costituzione, a Parigi, di quella che, il 5 maggio 1919, sarebbe diventata la Lega delle Società della Croce Rossa. Quest’ultima prese il nome di Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa nel 1991. 

Red Cross and Red Crescent

In 1859, the Swiss philanthropist Jean Henry Dunant, after seeing the tragedy of the Solferino battle, pinpointed the urge of a neutral and impartial organisation to help those wounded during war operations. In 1863, together with other four Swiss citizens, Dunant created the Genevan Committee for the aid of the injured soldiers (also known as the “Committee of the Five”). On that year the Committee organised the first international conference to redact the fundamental document, defining the grounding principles, the function and goals of the aiding committees. The International Red Cross Movement was born. The Society of the Red Cross League followed on May the 5th, 1919. In 1991 the League changed its name into International Red Cross and Red Crescent Federation.

L’arruolamento della cultura

Molti rappresentanti della cultura internazionale si arruolarono volontari come autisti di ambulanze negli eserciti delle Potenze Alleate durante la Grande Guerra. Uno di questi fu Ernest Hemingway, qui ritratto proprio alla guida di un mezzo di soccorso. Hemingway, insieme a tanti altri scrittori e scrittrici, rifiutava un ruolo attivo in battaglia e disapprovava la violenza. Tra le donne viene in mente la figura di Gertrude Stein, la quale prestò la propria opera di volontaria come autista per gli ospedali francesi.

The enlistment of the cultural world

A considerable number of personalities of the world of culture, mostly writers, recruited as volunteer ambulance drivers for the Allies during the First World War. Often these personalities of the cultural environment shared the ideals of the Allies but, as they disapproved of the violence of war, refused an active role in battles. It was not possible for women to enroll as soldiers, therefore, for example, Gertrude Stein volunteered as an ambulance driver for the French hospitals.

W. Somerset Maugham, La luna e sei soldi

Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, anche William Somerset Maugham, troppo anziano per la chiamata alle armi, fu operativo nella Croce Rossa Britannica: prestò servizio in Francia, come autista di ambulanza, in un gruppo di 23 scrittori, tra cui il già citato Ernest Hemingway, John Dos Passos e Edward Estlin Cummings. Durante questo periodo Maugham continuò a scrivere: nel 1916 fece un viaggio nelle isole del Pacifico, al fine di raccogliere materiale per il romanzo La luna e sei soldi (The Moon and Sixpence), ispirato alla vita di Paul Gauguin. 

W. Somerset Maugham, The Moon and Sixpence

William Somerset Maugham was too old to actively participate to the First World War, but he contributed as an ambulance driver in France with the English Red Cross troops, together with other 23 writers, among them were Ernest Hemingway, John Dos Passos e E. E. Cummings. During this whole period of time Maugham kept on writing. In 1916 he traveled to the Pacific Islands, to make research for the novel The Moon and Sixpence, based on the life of Paul Gaugin.

 

 

Paul Gauguin, La Senna al ponte di Jena

Paul Gauguin, artista ribelle e vagabondo, introdusse un nuovo modo di dipingere nel Novecento: rapido, sintetico, libero da schemi e regole. Per tutta la vita Gauguin viaggiò, spinto non tanto da un bisogno di evadere verso luoghi incontaminati, quanto dal desiderio di ritrovare sé stesso e la propria arte in uno stato primitivo di unione con la natura. Pur seguendo sempre la lezione e i consigli del maestro, Camille Pissarro, in una prima fase della sua produzione, Gauguin realizzò opere di modesta levatura, distanti dagli accademismi, ma ancora condizionate dalla maniera di Camille Corot. Tra queste opere distintive e garbate  emerge uno scorcio parigino: La Senna con il ponte di Jena (La Seine au pont d’Iéna. Temps de neige).

Paul Gauguin, The Seine at the Jena Bridge

Paul Gauguin, a wanderer and a rebel, introduced a new way of painting in the Twentieth Century: quick, concise, free from rules. Gauguin travelled his whole life, not necessarily to see exotic places, more likely, to find himself, to find art in its primitive connection to nature. He always followed the advice of his master, Camille Pissarro, but in the first phase of his career his paintings were ordinary: even if he had already freed himself from academicism, his work was still under the influence of Camille Corot, such as in the distinctive and pleasant composition The Seine at the Jena Bridge.

Conferenza di pace di Parigi

La Conferenza di pace di Parigi del 1919 fu organizzata dagli stati usciti vincitori dalla Prima Guerra Mondiale, impegnati a delineare una nuova situazione geopolitica in Europa e a stilare i trattati di pace con i paesi sconfitti. La conferenza si aprì il 18 gennaio e durò un intero anno, concludendosi il 21 gennaio 1920. Da questi trattati la cartina d’Europa uscì completamente ridefinita: i plenipotenziari europei, arrivati a Parigi con il fermo intento di conseguire i propri obiettivi di guerra, si accordarono con la prospettiva universalistica suggerita dal presidente degli Stati Uniti Woodrow Wilson e basata sul principio dell’autodeterminazione dei popoli.

The Peace Conference in Paris

The Allied Powers organised the Peace Conference in Paris after the end of the First World War. The conference began on 18th January 1919 and ended on 21st January the following year. The agreements of the winning states changed the political map of the world dramatically. The treaties based on the principle of self-determination of the people, suggested by Woodrow Wilson, president and representative of the United States. Despite his universal aspirations, Wilson had to come to terms with the ambitions of the victorious European countries, who insisted to obtain the territories they had conquered during the war. The treaties are a result of these diverging interests.

Colette, Mitsou ovvero come le fanciulle diventano sagge

“Soltanto amando e rispettando i nostri amici animali si può trovare la vera pace e una grande serenità”, affermò Colette, scrittrice e giornalista francese, nel suo La pace tra le bestie (La paix chez les bêtes). Gabrielle-Sidonie Colette aveva cominciato a scrivere collaborando alla stesura di alcuni romanzi del primo marito Henry Gauthier-Villar e, solo una volta divorziata, iniziò a scrivere firmandosi col proprio nome. Durante la Prima Guerra Mondiale intensificò l’attività giornalistica e sviluppò interesse per il cinema, scrivendo articoli di critica cinematografica e sceneggiature originali. 
Nel 1919 pubblicò Mitsou ovvero come le fanciulle diventano sagge (Mitsou ou Comment l’ésprit vient aux filles) che, malgrado la critica discorde, ebbe grande successo.

Colette, Mitsou

“Only through the love and respect for our fellow animal friends we can find true peace and serenity” writes Colette, French journalist and writer, in her novel La paix chez les bêtes. Gabrielle-Sidonie Colette’s career began helping her first husband Henry Gauthier-Villar in writing a few novels. Once divorced, she went on signing her novels with her own name. During the First World War (1914-1918) she intensified her activity as journalist and developed a new interest for cinematography, she wrote articles of film criticism and screenplays. In 1919 Mitsou was published. Even if not all the reviews were positive, the book was a great success.

 

 

Marcel Proust, Alla ricerca del tempo perduto

Fra gli estimatori di Mitsou ci fu Marcel Proust, il quale dichiarò: “Ho un poco pianto stasera, per la prima volta dopo molto tempo, eppure da un pezzo sono oppresso da dispiaceri, da sofferenze, e da seccature. Ma se ho pianto non è per tutto questo, è leggendo la lettera di Mitsou… Le due lettere finali sono il capolavoro del libro”. Proust, celeberrimo autore dell’opera in sette volumi Alla ricerca del tempo perduto (À la recherche du temps perdulavorò alla stesura del suo capolavoro anche durante la guerra e riuscì a pubblicarne soltanto nel 1918 il secondo volume dal titolo All’ombra delle fanciulle in fiore (À l’ombre des jeunes filles en fleurs) presso l’editore Gallimard. Nel 1919 Proust per questo romanzo fu insignito del prestigioso premio letterario Goncourt.

 Marcel Proust, In Search of Lost Time

Marcel Proust showed his appreciation for the novel writing: “I cried a bit tonight, for the first time after so long, I have been oppressed by grief and trouble for a long time, but I did not cry for this reason, I cried while writing Mitsou’s letter. The last two letters of the book are a masterpiece.” Proust, the renowned author of the novel in seven volumes In Search of Lost Time (À la recherche du temps perdu), had the second part of his work In the Shadow of Young Girls in Flower (À l’ombre des jeunes filles en fleurs) published by Gallimard in 1918, the delayed publication being a consequence of the outbreak of the war. In 1919 this novel was awarded the Prix Goncourt.

Paul Klee, Moonshine

È all’interno de Il Tempo ritrovato (Le Temps retrouvé), ultimo volume della sua opera, che Marcel Proust scrisse: “Solo attraverso l’arte possiamo uscire da noi, sapere cosa vede un altro di un universo che non è lo stesso nostro e i cui paesaggi rimarrebbero per noi non meno sconosciuti di quelli che possono esserci sulla luna”. Il Moonshine del 1919 di Paul Klee esprime in forme astratte, essenziali, talvolta ridotte a linee e campiture colorate, questa ricerca della realtà. Per Paul Klee, eminente rappresentante dell’astrattismo, che si occupò di musica, poesia e pittura, l’arte non è riproduzione della realtà, ma un discorso su di essa, un modo per comprenderla e costruirla. 

Paul Klee, Moonshine

In the last volume of In Search of Lost Time (À la recherche du temps perdu), Finding Time Again (Le Temps retrouvé), Marcel Proust wrote: “Only through art we can leave our own selves and see what others can see, admire those sceneries so unknown to us as the landscape of the Moon”. Paul Klee research of the truth in art is expressed in the 1919 painting Moonshine: abstract and essential forms, sometimes just lines and surfaces. Paul Klee, one of the greatest exponents of abstractionism, was interested in painting, music, and poetry; in his view, art was not a reproduction of reality, rather, a discourse about reality, a way to understand and build it.

Louis Armstrong

Quando, nel 1919, il pioniere del jazz King Oliver si trasferì a Chicago, il suo pupillo Louis Armstrong prese il suo posto nel complesso di fiati della Kid Ory’s Band a New Orleans. Qui Armstrong, che aveva cominciato cantando per le strade della città, mosse i suoi primi passi da musicista professionista e iniziò quella che fu una lunga carriera. La sua figura carismatica è tuttora popolarissima fuori e dentro il mondo della musica jazz. Nel 1957 registrò, con The All Stars, una versione di un popolare motivo, East of the Sun (and West of the Moon), entrato come standard jazz nel patrimonio musicale.

Louis Armstrong

The jazz pioneer King Oliver moved to Chicago in 1919, and his pupil Louis Armstrong took his place in the Kid Ory’s Band in New Orleans. For the young Armstrong, who had started his musical career singing in the streets, this was one of the first professional engages. He had a long and successful career, and his charismatic figure is still well known inside and outside the jazz circles. In 1957 he recorded with The All Stars a popular jazz standard, East of the Sun (and West of the Moon).

Eclissi solare del 1919

Sir Arthur Stanley Eddington è stato uno dei più importanti astrofisici dell’inizio del XX secolo. Durante l’eclisse totale del 29 maggio 1919 furono confermati sperimentalmente gli studi sulla deviazione dei raggi luminosi da parte del Sole e tali sperimentazioni contribuirono in maniera decisiva all’affermarsi della Teoria della relatività generale. Fu grazie a uno degli articoli di Sir Eddington, dal titolo Report on the relativity theory of gravitation, che gli studiosi anglofoni scoprirono le teorie di Albert Einstein.

1919 Solar Eclipse

Sir Arthur Stanley Eddington was one of the most important astrophysicists of the beginning of the Twenty First century. He observed the solar eclipse of the 29th of may 1919 and could thereby confirm the theories regarding the deviation of light rays experimentally. His observations helped establish the theory of relativity. Thank to his article Report on the relativity theory of gravitation, also anglophone scholars discovered Albert Einstein’s theories.

Premi Nobel del 1919

Nel 1919 il premio Nobel per la fisica andò al tedesco Johannes Stark, per il suo contributo agli studi nell’ambito della fisica quantistica. Il Nobel per la medicina fu assegnato invece al batteriologo belga Jules Jean Baptiste Vincent Bordet, per i suoi studi di immunologia: coltivando per primo il germe della pertosse, aprì la strada all’individuazione del vaccino per questa malattia. Il premio Nobel per la letteratura fu conferito, infine, al poeta svizzero Carl Spitteler, per il suo poema epico allegorico in versi alessandrini Olympischer Frühling, in cui interpretò i miti greci alla luce di un concetto più moderno (e pessimistico) dell’Universo. Nonostante il suo temperamento riservato, Spitteler sostenne apertamente la neutralità della Svizzera durante la Prima Guerra Mondiale, e questo gli costò lo sdegno del pubblico tedesco e austriaco.

Nobel Prizes del 1919

In 1919 the German physicist Johannes Stark received the Nobel Prize in Physics for his work in the field of quantum mechanics. The Nobel Prize in medicine that year went to the Belgian microbiologist Jules Jean Baptiste Vincent Bordet, for his progress in immunology: he isolated and identified the bacteria causing whooping cough, opening the way to the development of a vaccine. The Swiss poet Carl Spitteler was awarded the Nobel Prize in Literature “in special appreciation of his epic, Olympian Spring”. In the allegorical poem Olympischer Frühling, Spitteler gave a pessimistic interpretation of the universe through a modern reading of the Greek mythology. Spitteler defended the neutrality of his country during the First World War; this caused the disdain of some of his German and Austrian audience.

Nobel per la Pace 1919

Il premio Nobel per la pace, assegnato alla Croce Rossa nel 1917 e nel 1944, fu conferito nel 1919 al Presidente degli Stati Uniti d’America Thomas Woodrow Wilson, per il suo importante ruolo alla Conferenza di pace tenutasi a Versailles nello stesso anno. Wilson aveva formulato, in quattordici punti, una serie di princìpi la cui adozione avrebbe permesso di instaurare una pace duratura: la soppressione delle barriere economiche, la riduzione degli armamenti e, soprattutto, l’auspicata creazione di una società delle nazioni. Vista la complessa situazione europea altri punti relativi al principio di indipendenza e autodeterminazione dei popoli e alla revisione delle pretese coloniali poterono essere accolti nei Trattati di Pace solo parzialmente. La presenza di Wilson, primo presidente americano a viaggiare in Europa in virtù del proprio mandato, segnò un cambiamento decisivo nelle strategie di politica estera degli Stati Uniti. 

The Nobel Peace Prize 1919

That year the Nobel Peace Prize was awarded to the president of the United States of America Thomas Woodrow Wilson, for his important role in the Peace Conference held in Versailles after the end of the First World War. Wilson articulated in fourteen points the principles whose application, in his opinion, could bring to a lasting time of peace: the removal of economic barriers, the reduction of national armaments, and the creation of an association of nations to act as guarantor. Some other points, like the principle of independence and self-determination of the people and the revision of colonial claims, could not be integrally applied during the negotiations with the European countries. Wilson was the first president to travel to Europe, his action states a change in the foreign policy of the United States of America.

Gandhi

È in un discorso tenuto il 14 aprile 1919 davanti ai cittadini di Ahmedabad, in risposta a violenti atti di protesta occorsi nei giorni precedenti, che Gandhi insistette particolarmente sulla necessità di abbracciare una visione pacifica della disobbedienza civile. “Se coloro che non hanno avuto parte in questi eventi si fossero tutti, coraggiosamente, fatti avanti per impedire gli incidenti, la folla si sarebbe immediatamente resa conto dell’errore che stava facendo. Oso dire, se invece che cedere il proprio denaro alla folla per paura, si fosse scesi in strada per proteggere le case e salvare gli innocenti, senza temere la morte, si sarebbe ottenuto esattamente questo risultato. Finché non avremo questo coraggio, i rivoltosi riusciranno sempre a intimidirci e forzarci a partecipare ai loro atti violenti. Il timore della morte ci priva di valore e di sentimento religioso. Perché il desiderio di valore è il desiderio di spiritualità. Non avendo fatto che poco per mettere fine alla violenza, siamo tutti colpevoli per i peccati che sono stati commessi.” 

Gandhi

In a speech given on the 14th of April 1919 to the citizens of  Ahmedabad, in response to the violent outbreak of the protest in the previous days, Gandhi stressed the need to embrace the methodology of nonviolent protest and civil resistance. “if such as those who were no party to these deeds had all courageously and bravely gone forward to put down the lawlessness, the mob would have been checked in their career and would have immediately realised the wickedness of their doings. I venture to say that, if instead of giving money to the mob out of fear, we had rushed out to protect buildings and to save the innocent without fear of death, we could have succeeded in so doing. Unless we have this sort of courage, mischief makers will always try to intimidate us into participating in their misdeeds. Fear of death makes us devoid both of valour and religion. For want of valour is want of religious faith. And having done little to stop the violence we have been all participators in the sins that have been committed.” 

 

Pont Notre Dame

In un’altro passo del discorso ai cittadini di Ahmedabad, Gandhi parlò della forza distruttrice della violenza: “I palazzi distrutti erano proprietà pubblica, e saranno ricostruiti a nostre spese. Le perdite dei negozi che resteranno chiusi, sono perdite per noi.“ 
Finita la guerra e la violenza, è tempo di ricostruire. Un esempio può essere il Pont Notre Dame di Parigi, citato anche da Victor Hugo ne I Miserabili (Les misérables), ponte che fu riprogettato da Jean Résal e inaugurato dal Presidente della Repubblica francese Raymond Poincaré nel 1919.

The Notre Dame Bridge

In another passage of the speech to the citizens of  Ahmedabad, Gandhi refers to the destructive force of violence: “The buildings burnt down were public property and they will naturally be rebuilt at our expense. The loss due to the shops remaining closed is also our loss.“ After the violence and the destruction of the war, it is time to rebuild. An example is the Pont Notre Dame in Paris, also mentioned in Victor Hugo’s novel Les Misérables. The bridge was redesigned by Jean Résal to replace the old and dangerous construction, and was inaugurated by the president of France Raymond Poincaré in 1919.