L’Apocalisse

Inizialmente i libri a stampa non godevano di grande prestigio: essi erano considerate copie di lavoro, buone per gli studiosi ma non certo un segno di distinzione. Così i grandi committenti continuarono a pensare a questi libri come se fossero manoscritti, facendoli abbellire con le stesse miniature che fino ad allora corredavano i manoscritti.

Libri come questa Apocalisse erano insomma libri personalizzati, che riservavano in fase di stampa spazi appositi per iniziali e decorazioni realizzate poi dai migliori artisti. Solo con il passare degli anni questa abitudine venne meno.

Apocalypsis, Roma, 1469 circa, carta a1r