2b1. Platone e il problema dei pianeti
Provando a dare una definizione alla parola “errante” si potrebbe pensare ad un pianeta così chiamato dagli antichi in contrapposizione alle stelle fisse, in quanto caratterizzato da un moto privo di un preciso asse. Platone quindi sarebbe in disaccordo con questa definizione, poiché egli riteneva che questi ultimi non possono che muoversi di moto circolare uniforme.
Facendo riferimento al testo di Platone, Clinia afferma: “[…] molte volte nella mia vita ho visto io stesso Lucifero e Vespero e altri non percorrere mai lo stesso cammino, vagare d'ogni parte nel cielo e ho visto il Sole e la Luna fare quello che sempre tutti sappiamo”, con la pronta risposta da parte dell'Ateniese, il quale sostiene il contrario, ovvero la veridicità del moto uniforme degli astri.