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Questo sito è una mostra virtuale dell'Archivio fotografico di Paolo Monti. L'obiettivo principale è offrire del materiale che stuzzichi la curiosità del pubblico più vario. A un livello successivo, la speranza è di poter esser d'aiuto a chi volesse rompere le pigre abitudini dell'occhio, consapevole di essere circondato da immagini spesso mute, puramente decorative o eccessivamente costruite.

Trattandosi di una pubblicazione scientifica, nata in ambito universitario, è stato necessario pensare a delle regole che guidassero la selezione delle immagini da inserire nella mostra. Avere la possibilità di scegliere è indubbiamente un valore, ma stabilire i criteri guida di una qualsiasi selezione è tanto difficile quanto più il corpus iniziale è ampio - si veda in proposito la pagina relativa all' archivio.



Studio dello scultore Mario Negri. Milano, 1956 - 1982
Fotografia di Paolo Monti ©
La selezione delle immagini presentate nelle gallery è avvenuta sulla base delle fotografie presenti su SIRBeC - il Sistema Informativo dei Beni Culturali della Regione Lombardia - catalogate grazie al lavoro di Pierangelo Cavanna, responsabile scientifico della schedatura dell'Archivio fotografico Monti, in collaborazione con Silvia Paoli, Conservatore del Civico Archivio Fotografico di Milano.

In considerazione del fatto che Paolo Monti era solito arrivare all'inquadratura definitiva operando tagli anche consistenti sul negativo di partenza, è stato deciso di lavorare soltanto sui positivi, stampati nella maggior parte dei casi dallo stesso Monti.
L'unica eccezione è la sezione "Colore", che presenta la versione digitalizzata di otto diapositive e di una stampa in positivo.

Nel tentativo di fornire un quadro dell'Archivio quanto più possibile aderente al reale, senza per questo tralasciare la qualità estetica dei risultati né l'ideale di uniformità sotteso al progetto della mostra nel suo complesso, la selezione propone molti "grandi classici" dell'opera di Monti, ampiamente valorizzati anche dai numerosi volumi dedicati alla sua fotografia.


L'analisi dell'Archivio rivela la presenza di vari filoni tematici sviluppati nel tempo come variazioni a soggetto, alla ricerca di una conoscenza per gradi che Goethe - uno degli autori prediletti da Monti - definiva "la conquista degli oggetti mediante l'occhio".

La sequenza narrativa in cui sono inserite le immagini riflette la biografia di Monti - artista, docente, intellettuale e stimato professionista - anche se le date di scatto delle fotografie non sempre rispecchiano una cronologia coerente con i fatti. A livello biografico, il trasferimento a Milano rappresenta una cesura importante anche dal punto di vista lavorativo. Nonostante questo, l'attività artistica e il lavoro professionale sono separati da un confine molto labile. La scelta delle immagini e la loro articolazione vuole rendere conto di questa ideale unità sottesa a tutta la produzione di Monti.


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