Il Ruwenzori visto da un colle presso Kaibo
La prima apparizione della sagoma del Ruwenzori alla spedizione italiana, attesa con tanta trepidazione, assume contorni quasi onirici nella seguente descrizione:
Finalmente, il mattino del 28 maggio, da certe colline a settentrione di Kaibo, che fanno parte dello spartiacque tra il lago Alberto Edoardo e il lago Alberto, con tempo coperto, ma atmosfera chiara, apparvero a un tratto a occidente, altissime nel cielo, le vette ghiacciate della grande catena. Erano distanti all’incirca una settantina di chilometri, ed apparivano come sospese nell’aria, fra le nebbie che velavano tutta la base della catena, ed il bigio strato di nubi che gravava il cielo sopra le vette, fin quasi a toccarle.