La collezione comprende opere a stampa di scienziati italiani ed europei dei secoli XV-XIX provenienti in prevalenza dal Museo Galileo di Firenze, dall’Accademia delle scienze di Torino, dal fondo antico della Biblioteca di storia delle scienze dell’Università Cattolica (sede di Brescia), dalla Biblioteca nazionale Braidense e dalla Biblioteca Universitaria di Pavia.
La selezione delle opere da digitalizzare è stata curata da esperti come Paolo Galluzzi, allora direttore del Museo Galileo.
«Acta Eruditorum»
Gli «Acta Eruditorum» sono un periodico di carattere scientifico fondato da Otto Mencke e pubblicato in Germania dal 1682 al 1779. I modelli cui si ispiravano erano quelli del «Journal des sçavans» francese e del «Giornale de’ Letterati» italiano. La rivista, interamente scritta in latino, conteneva brevi saggi e recensioni, per lo più sulle scienze naturali e la matematica. Vi contribuirono molti eminenti scienziati dell’epoca, tra cui a Gottfried Leibniz, Jakob Bernoulli, Humphry Ditton, Leonardo Eulero, Pierre-Simon Laplace e Jérôme Lalande, ma anche umanisti e filosofi come Stephan Bergler, Christian Thomasius e Christian Wolff. La particolarità è che quasi tutti i contributi sono anonimi, opera dei Collectores Actorum Eruditorum.
Fondo Haller
Albrecht von Haller (Berna 1708–1777) insegnò anatomia, botanica e chirurgia a Gottinga, fondandovi l’istituto di anatomia, il giardino botanico e, nel 1751, la Reale Società delle scienze di cui fu presidente. Il fondo, acquistato nel 1778 per volontà dell’imperatore Giuseppe II, figlio di Maria Teresa d’Asburgo, fu donato alla Biblioteca nazionale Braidense per ampliarne la collezione scientifica. Del fondo sono stati digitalizzati circa 700 volumi.