Il successo

  • il successo ottenuto è sancito anche dalla Mondadori che gli dedica un personale Meridiano (2004) il successo ottenuto è sancito anche dalla Mondadori che gli dedica un personale Meridiano (2004).

Consacrazione definitiva con Vite di uomini non illustri e il pluripremiato Nati due volte (2000). Ambrogino d’oro e sepoltura tra i grandi del passato.

Il trittico poliziesco e l’attività saggistica permettono a Pontiggia di essere apprezzato dalla critica e soprattutto dai lettori. Ma la sconfinata cultura e i vasti interessi lo portano ad impegnarsi anche in numerose altre attività che esulano dalla normale professione di scrittore. Parliamo di traduzioni dal latino, curatele di cataloghi e volumi vari, collaborazioni con diverse testate giornalistiche. Porta avanti un forte interesse per la tematica della disabilità e per gli studi su parola e linguaggio. È un apprezzato docente di creative writing, tiene conferenze e lezioni. E non disdegna neppure essere ospite in trasmissioni radiofoniche (Radio Due e Radio Tre) o impegnarsi in lavori per teatro e cinema.

La sua vena di scrittore non si è comunque esaurita ed anzi sono proprio di questi anni le opere piú importanti. Prima è il momento di Vite di uomini non illustri (1993), raccolta di 18 biografie di gente comune nei momenti piú importanti delle loro vite, anche se insignificanti per il corso della grande storia.

Ed infine nel 2000 arriva il piú grande successo della sua carriera: Nati due volte. Opera che tratta il tema complesso dell’handicap, partendo dall’esperienza diretta di padre di un figlio disabile, passando attraverso il loro tenero rapporto e le mille problematiche e soddisfazioni che la crescita porta con sé.

È un tema delicato, che Pontiggia ha saputo trattare con sobrietà e senza patetismi, ottenendo una grande e commossa adesione di critica. Anche per questo, nel 2001 viene insignito dell’Ambrogino d’oro per i suoi meriti artistici e culturali. Muore nella notte tra il 26 e il 27 giugno 2003, colpito da un collasso cardiocircolatorio, ancora nel pieno della su attività. Dopo i funerali, svoltisi a Milano nella chiesa di S. Giovanni in Laterano, viene sepolto nel Famedio del Cimitero Monumentale del capoluogo lombardo, accanto agli uomini illustri del passato.