La Torre Galbani, perfetta sintesi tra arte e architettura
Di fronte al grattacielo Pirelli, tra il 1956 e il 1959, gli architetti Ermenegildo ed Eugenio Soncini, coadiuvati dagli ingegneri Pier Luigi Nervi e Giuseppe Pestalozza, eressero un edificio alto circa 40 metri, affiancato da due corpi minori, destinato a ospitare i nuovi uffici della Galbani spa, fondata nel 1880. La società vi si trasferì nel 1960. La torre, dalla particolare forma prismatica asimmetrica, secondo la richiesta dei committenti doveva essere la vetrina dell’azienda e quindi caratterizzarsi non solo sul piano architettonico, ma anche artistico. Ecco che alla sommità del palazzo, un involucro di lastre in cristallo verde-azzurro, venne posta la scultura geometrica dell’artista Enrico Ciuti, parte integrante dell’edificio e perfetto esempio del dialogo tra architettura e arte. Come per il grattacielo Pirelli, Pier Luigi Nervi e Gaspare Pestalozza idearono per l’edificio della Galbani una soluzione strutturale che prevedeva pochi pilastri sui quali scaricare il peso dei solai prefabbricati autoportanti di soli tre centimetri di spessore, garantendo la più ampia flessibilità distributiva degli uffici interni.




















