Embriologia. XVII secolo
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Marcello Malpighi
De formatione pulli in ovo, Leida, 1687.
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Marcello Malpighi
De ovo incubato, Leida, 1687.
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Marcello Malpighi
De ovo incubato, Leida, 1687.
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Jan Swammerdam
Miraculum naturae sive uteri [...], Leida, 1729.
L’uovo covato venne studiato anche da William Harvey William Harvey (1578- 1657) è stato un medico e fisiologo inglese. Fu il primo scienziato a descrivere accuratamente il sistema circolatorio umano. Harvey si occupò anche di embriologia: fece degli studi sulle uova di pollo e sull'utero di mammiferi., che negli ultimi anni della sua carriera si occupò di embriologia tramite osservazioni condotte su uova di pollo e sull’utero dei mammiferi.
Nel suo Exercitationes de generatione animalium (1651), Harvey appoggiò la teoria aristotelica secondo cui, dal momento del concepimento, il nuovo organismo si veniva a formare gradualmente. Non possedendo inizialmente le sembianze di un adulto, il primo prodotto del concepimento era secondo Harvey sempre una sorta di uovo, che si formava nell’utero femminile per una reazione allo sperma maschile.
Il processo di sviluppo venne da egli descritto come autonomo: il contenuto dell’uovo era ritenuto capace di produrre in autonomia nuove parti del futuro organismo, senza l’azione di agenti esterni.
Il De generatione ebbe scarsa fortuna nel XVII secolo poiché all’epoca godeva di maggiore fortuna la teoria della preformazione, secondo cui l’embrione era preformato e possedeva già in partenza la fisionomia di un adulto.
Iniziatore della teoria preformista fu Jan Swammerdam Jan Swammerdam (1637- 1680) è stato un famoso biologo e naturalista olandese. Egli si dedicò anche allo studio degli insetti, gettando le basi dell'entomologia grazie all'utilizzo del microscopio e della dissezione. Fu uno dei più accesi sostenitori del preformismo.
Egli descrisse anche il meccanismo della respirazione. , che nel Miraculum naturae sive uteri muliebris fabrica (1672) sosteneva che al momento della Creazione nelle ovaie di Eva si trovavano, in miniatura, tutti gli uomini destinati a nascere fino alla fine del mondo (teoria che inoltre giustificava il trasmettersi del peccato originale a tutta la sua prole).
La teoria preformista si collegava in principio a quella ovista, poiché si voleva vedere il feto preformato nell’uovo, implicando una rivoluzione anche nel significato della fecondazione, il cui scopo veniva ad essere solo quello di dare avvio meccanicisticamente allo sviluppo dell’embrione preformato nell’uovo.
Teoria opposta a quella ovista era quella animalculista, che sosteneva invece la presenza dell’individuo preformato negli spermatozoi.
Antony van Leeuwenhoeck Antony van Leeuwenhoeck (1632- 1723), ottico e naturalista olandese, grazie alle osservazioni effettuate con il microscopio descrisse il passaggio del sangue dalle arterie alle vene, confermando l'esistenza dei capillari. Scoprì inoltre molti protozoi e batteri, e, grazie agli studi condotti sui fluidi corporei, gli spermatozoi. nel 1677 fu il primo a credere di poter individuare negli spermatozoi (animalcula) le larve dei futuri uomini: concorrevano al costruirsi di tali teorie le immagini illusorie fornite dai microscopi del tempo.
Sostenitori del preformismo furono diversi studiosi fra cui Marcello MalpighiMarcello Malpighi (1628- 1694), considerato fra i fondatori dell’anatomia comparata e dell’istologia, deve la sua fama soprattutto ai suoi studi nel campo della fisiologia: grazie alla scoperta dei capillari delineò in maniera definitiva il ciclo della circolazione sanguigna., ricordato per aver dato un nuovo impulso a questi studi grazie all’opera Dissertatio epistolica de formatione pulli in ovo (1672), in cui sono riportate le osservazioni sui diversi stadi di incubazione dell’uovo covato, condotte con l’aiuto di un ingrandimento ottico.