Il 12 febbraio 2008 la Fondazione BEIC ha acquistato l’universalità di beni costituente l’”Archivio Fotografico Monti” e la biblioteca. Il predetto archivio nel 2004 è stato dichiarato di ‘notevole interesse storico’ dalla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Lombardia.
L’Archivio comprende 243.793 unità, di cui 227.665 negativi, 12.933 stampe, 790 chimigrammi, 2.300 provini a contatto, 10 negativi di Romeo Monti, 95 positivi di altri fotografi ed è conservato presso il Civico Archivio Fotografico del Comune di Milano, che ha sede al Castello Sforzesco. Nella stessa collocazione si trova anche la Biblioteca di Paolo Monti, composta di circa 1.000 tra monografie e periodici.
Si tratta di una raccolta di straordinaria bellezza, fatta di persone, di luoghi, di monumenti, di immagini che si estendono su un quarantennio di vita italiana: dal 1943 al 1982. Essa testimonia come Paolo Monti abbia costantemente affinato la propria arte e la propria capacità di cogliere con l’obiettivo tratti palesi e segreti della realtà, con una ricchezza di significati e con un’eleganza formale che destano sorpresa ed emozione.
La Fondazione BEIC ha commissionato la catalogazione dei negativi, dei positivi e dei chimigrammi (curata da Silvia Paoli, Conservatrice del Civico Archivio Fotografico, e da Pierangelo Cavanna) e reso liberamente disponibili 16.920 immagini, una per ciascuna delle serie nelle quali è diviso il catalogo dell’Archivio, all’interno della sua Biblioteca digitale.
In collaborazione con Wikimedia Italia e OpenStreetMap le immagini sono state prima inserite in Wikimedia Commons e poi georeferenziate. VAI ALLA MAPPA
Anche la Biblioteca di Paolo Monti, composta di circa 1.000 tra monografie e periodici, è conservata presso il Civico Archivio Fotografico ed è stata catalogata all’interno del Servizio Bibliotecario Nazionale a cura della Fondazione BEIC. Vai alla Biblioteca Paolo Monti
Vanessa Speziale ha realizzato una mostra che si propone di far conoscere l’opera e la personalità di Paolo Monti nonché favorire un accesso consapevole alla consultazione del materiale fotografico custodito nell’Archivio. Oltre ai grandi classici del lavoro di Monti, ampiamente valorizzati anche dalla produzione editoriale, sono presentati alcuni scatti a colori. La mostra è stata presentata. come tesi di Laurea magistrale in Teorie e metodi per la comunicazione, discussa presso l’Università degli Studi di Milano nell’a.a. 2010-2011, relatore Francesco Tissoni e correlatore Silvia Paoli, Conservatore del Civico Archivio Fotografico di Milano. Nel 2012, la tesi ha ricevuto il premio “Linda Cena” della Fondazione Bracco. VAI ALLA MOSTRA