Digitale, perché?

Cosa può offrire in più una biblioteca online, in un mondo che ha una storia durata millenni popolata di libri stampati e di scritture su carta? La rubrica Digitale perché? vuole rispondere a questa domanda.

Il sapere su supporto cartaceo resta ancora oggi immensamente superiore a quanto si trova accessibile nel Web. Nonostante questo, dall’invenzione dell’World Wide Web le nuove tecnologie insegnano che l’informazione può essere di tutti, in maniera che ciascun cittadino – giovanissimo, giovane o adulto che sia – abbia liberamente a disposizione un apparato di strumenti per creare la propria cultura personale, fatta di memoria, significati e valori umani.

«Il nuovo Web – ha scritto il suo inventore Tim Berners-Lee – deve permettermi di imparare superando i confini. Deve aiutarmi a riorganizzare i legami all’interno del mio cervello perché io possa capire quelli di un’altra persona. Deve mettermi in grado di mantenere le cornici concettuali che già possiedo in relazione con le nuove» (L’architettura del nuovo Web, Milano, Giangiacomo Feltrinelli, 2001, p. 179).
La Biblioteca digitale della Fondazione Biblioteca Europea di Informazione e Cultura vuole aiutare a raggiungere questi obiettivi, pubblicando collezioni di oggetti digitali mirate a documentare le tematiche più varie, tematiche che si sono sviluppate nei testi a partire dai secoli della cultura manoscritta fino alla produzione editoriale attuale, ed è aperta a mettere in collegamento le proprie risorse con quelle di qualsiasi altra istituzione che abbia lo stesso scopo.La Biblioteca digitale BEIC non svolge dunque un mero compito informatico, bensì lavora per produrre informazione e sostenere la cultura.

La rubrica Digitale perché? vuole introdurre i lettori a questo sapere.